È il file-sharing una delle principali cause del possibile esaurimento di banda paventato dalla società Nemertes Research.
Secondo uno studio portato avanti da questa società, presto la domanda di banda larga supererà l’offerta, causando, se non un vero collasso della rete, ripetuti “oscuramenti” che impediranno la normale navigazione.
Sul banco degli imputati, come detto, le applicazioni P2P e il video-streaming, pratiche che richiedono grosse quantità di banda, ma anche lo sviluppo del telelavoro, che comporterà sempre più frequentemente attività “esigenti”, in fatto di banda larga, come le Web-conferences.
Nelle previsioni della Nemertes, purtroppo, c’è anche il pericolo che Internet diventi sempre più terreno di discriminazione economica, dal momento che si creerà una frattura nel sistema di sfruttamento della banda larga, con i soggetti economicamente più ricchi che potranno rivolgersi ad ISP più performanti rispetto alla concorrenza.
I tempi previsti per questa mezza catastrofe, che, a detta della Nemertes, comporterà un graduale disaffezionamento alla rete da parte degli utenti, sarebbero relativamente rapidi: l’appuntamento è per il 2012, anno, guarda caso, in cui l’antica civiltà dei Maya fissò la fine del mondo… Mica si riferivano a questo mondo “virtuale”?