Giunta come novità volta ad intrattenere i passeggeri durante i viaggi, la connettività WiFi presente a bordo di alcuni treni italiani sarebbe potenzialmente pericolosa per la salute. A denunciarlo è il Codacons, secondo cui una serie di rilevazioni effettuate sui treni ad alta velocità di Trenitalia e NTV evidenzierebbero una situazione decisamente preoccupante, invitando quindi chi di competenza a disattivare immediatamente i servizi wireless.
In particolare, le rilevazioni sono state effettuate a bordo di un treno Frecciarossa ed uno appartenente alla linea Italo, entrambi dotati di reti WiFi a disposizione dei passeggeri. In ambo i casi i valori di onde magnetiche ed elettromagnetiche registrati sarebbero ben distanti dal limite massimo consentito dalla legge: nel primo caso si andrebbe dunque oltre la soglia massima di circa il 60%, mentre nel secondo si raggiungerebbe addirittura il 272%.
Ma non solo: se il confronto con le soglie legali appare preoccupante, ancor di più lo è il raffronto con i valori massimi stabiliti dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro. Quest’ultima avrebbe infatti individuato nel valore di 0,4 microTesla la soglia d’allarme oltre la quale le onde elettromagnetiche rischiano di essere nocive per la salute: un valore, questo, superato dal Frecciarossa 9655 del 588% e dall’Italo 9940 del 6800%. Tali dati mettono dunque in risalto una problematica di sicura importanza, soprattutto alla luce della lunga esposizione dei passeggeri a tali onde: sebbene i danni derivanti dall’esposizione al WiFi non sono dimostrati, il superamento delle soglie di allarme non può che imporre un ripensamento al modo in cui tale servizio viene erogato a bordo delle vetture durante gli spostamenti (peraltro ancora con gravi problemi in termini di performance e stabilità del segnale).
Il Codacons ha quindi deciso di agire immediatamente per arginare temporaneamente la questione, presentando un esposto alle Procure della Repubblica di Roma, Milano, Torino, Bologna e Firenze, ai Ministeri dell’Ambiente e della Salute e all’Arpa. L’obiettivo è quello di disattivare le reti WiFi qualora vengano superate determinate soglie, sollecitando interventi che possano risolvere definitivamente il problema delle onde elettromagnetiche continuando allo stesso tempo a fornire un servizio di connettività wireless ai clienti.