Ebbene sì, qualcuno ce l’ha fatta: la polizia svizzera. La notizia, però, fa acqua da tutte le parti.
In breve: la polizia avrebbe trovato 7500 metri quadri di terreno coltivato a Marijuana. Pare che durante le indagini sia stato usato Google Earth, verificando dunque direttamente dal software cosa vi fosse sui terreni indicati.
Ora: le immagini possono sì aver suggerito una ricerca, possono sì aver suscitato curiosità, possono sì aver sollevato qualche interrogativo negli inquirenti. Difficilmente, però, possono aver avuto un vero ruolo nelle indagini, né tantomeno potranno costituire materiale probatorio. Per controlli di questo tipo, infatti, si utilizzano scatti recenti con sorvoli aerei a bassa quota, scatti dai cui colori è possibile identificare con somma precisione le varie colture. Tali verifiche vengono fatte cadenzialmente per controlli sull’agricoltura e trattasi di tecnologia datata, affidabile e che con Google Earth non ha nulla a che vedere.
Non solo: la notizia, così come ripresa da TicinoLibero, non restituisce dettaglio alcuno relativo al software Google. Il dettaglio, si viene invece a sapere da altre agenzie, deriva dalle dichiarazioni di Norbert Klossner, specialista della squadra narcotici, secondo cui Google Earth sarebluogo come vanto professionale).
I casi sono due: in Svizzera le fotografie aeree per i controlli sulle coltivazioni non sono così diffusi come in Italia, oppure attorno a questa notizia c’è un po’ di fuffa e un po’ troppo… fumo.