Truffa dei conti correnti, è allarme in tutta Italia: 14 banche sotto attacco

Ben 14 banche italiane sono finite nel mirino degli hacker, con una truffa dei conti correnti che riuscirebbe a rubare tutti i risparmi.
Truffa dei conti correnti, è allarme in tutta Italia: 14 banche sotto attacco
Ben 14 banche italiane sono finite nel mirino degli hacker, con una truffa dei conti correnti che riuscirebbe a rubare tutti i risparmi.

È nuovamente allarme in tutta Italia per un possibile attacco hacker dalla portata nazionale. Secondo quanto emerso nelle ultime ore, infatti, ci sarebbe un malware molto dannoso che avrebbe già messo nel mirino ben 14 banche italiane. Una vera e propria truffa dei conti correnti, che ha già iniziato ad operare nel resto dell’Europa e presto potrebbe giungere anche nel nostro Paese.

L’aspetto più allarmante è che la vulnerabilità non riguarda solo un istituto bancario, ma una buona parte di quelli che operano in Italia. Motivo per cui, è bene conoscere da subito come opera il virus e correre ai ripari. Così da attuare le giuste precauzioni ed evitare che un malintenzionato possa ottenere gli accessi agli account e svuotare il conto di tutti i risparmi.

Truffa dei conti correnti: come funziona e cosa fare per proteggersi

Il malware in questione è stato chiamato DroidBot, e altro non è che un Remote Access Trojan capace di operare in silenzio dopo aver infettato un dispositivo. In che modo? Facendo circolare applicazioni di sicurezza, servizi Google e software di Home Banking clone di quelli originali. Dopo aver completato l’installazione di anche solo una di queste app, ecco che DroidBot riesce a sfruttare i servizi di accessibilità di Android a proprio favore.

In totale, ci sarebbero app false di 77 banche in tutta Europa colpite dalla truffa, 14 solo in Italia. E figurano istituti rinomati come Intesa Sanpaolo, Mediolanum, Unicredit, Nei, PostePay e ING (tra le altre).

Per potersi difendere, i consigli sono fondamentalmente gli stessi già visti per ogni altra truffa di questa matrice. E quindi applicare la massima prudenza evitando il download di app da fonti poco affidabili. Rimanendo sempre sul Play Store di Google ed evitando link trovati in rete. Un campanello d’allarme è la richiesta di accesso ai servizi di accessibilità, da non fornire mai se non per software altamente affidabili.

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