Truffa su Amazon: utente riceve un processore obsoleto al posto di un Intel i7-14700K

Brutta disavventura per un utente Amazon che si è visto consegnare una CPU da pochi soldi al posto di quella ordinata.
Truffa su Amazon: utente riceve un processore obsoleto al posto di un Intel i7-14700K
Brutta disavventura per un utente Amazon che si è visto consegnare una CPU da pochi soldi al posto di quella ordinata.

Un utente ha recentemente denunciato una delle più diffuse truffe Amazon, portando alla luce i rischi legati al sistema di restituzione della piattaforma. Il cliente, un appassionato di PC gaming, aveva acquistato un Intel i7 14700K, un processore di ultima generazione dal valore di circa 400 euro. Tuttavia, al momento della consegna, ha scoperto di aver ricevuto un i5-760, un modello del 2011 dal valore attuale di circa 70 euro.

Il problema è stato rilevato quando l’utente ha rimosso un’etichetta apposta in modo approssimativo, che nascondeva la reale denominazione del processore. Nonostante l’i5-760 fosse considerato competitivo al momento del suo lancio, oggi le sue prestazioni risultano obsolete, rendendo evidente il caso di frode.

Un sistema di resi nel mirino

Secondo fonti come GamePro, si sospetta che il truffatore abbia acquistato l’Intel i7-14700K originale, per poi restituire un i5-760 modificato tramite il sistema di resi di Amazon. Questa vulnerabilità nel sistema di verifica delle restituzioni ha permesso che il prodotto contraffatto venisse rivenduto, causando danni significativi al consumatore successivo.

La truffa sfrutta una falla nel sistema di verifica, un problema che sembra diventare sempre più comune. Molti utenti approfittano di questa debolezza per restituire prodotti non originali o modificati, alimentando una catena di frodi che penalizza sia la piattaforma che i consumatori finali.

La risposta di Amazon e le implicazioni per gli utenti

Amazon, nota per la sua politica di restituzione favorevole ai clienti, di solito offre un rimborso o una sostituzione in casi come questo. Tuttavia, episodi simili mettono in evidenza la necessità di migliorare i controlli interni per prevenire situazioni di phishing e frodi. Sebbene la piattaforma si impegni a proteggere i consumatori, queste vicende rischiano di compromettere la fiducia degli utenti nei confronti del servizio.

Per gli utenti, il messaggio è chiaro: è essenziale controllare attentamente i prodotti ricevuti e segnalare immediatamente eventuali anomalie. Resta da vedere se Amazon introdurrà misure più rigide per rafforzare l’integrità del proprio sistema di restituzioni e garantire una maggiore sicurezza agli acquirenti.

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