Negli ultimi anni, le truffe telefoniche hanno raggiunto un livello di sofisticazione preoccupante, con tecniche che puntano a sfruttare la vulnerabilità degli utenti. Tra queste, spicca la tecnica Wangiri, una pratica fraudolenta che si basa su chiamate brevi e mirate per trarre in inganno le persone.
Il termine Wangiri, che in giapponese significa “squillo e chiudi”, descrive il funzionamento di questa truffa. Gli utenti ricevono una chiamata da un numero sconosciuto, spesso caratterizzato da prefissi sospetti, come quelli internazionali o poco comuni. Richiamando, si viene collegati a numeri a pagamento con tariffe molto elevate, generando costi imprevisti. Questa tecnica sfrutta la curiosità e l’urgenza degli utenti nel voler identificare chi li abbia contattati.
Aumento delle segnalazioni in Italia
In Italia, il fenomeno delle truffe telefoniche è in costante crescita. Negli ultimi sei mesi del 2024, il portale antitruffa, che coinvolge oltre 170 operatori del settore energetico, ha registrato circa 3.500 segnalazioni. Questo incremento evidenzia la necessità di una maggiore protezione contro le truffe e di una sensibilizzazione più ampia degli utenti.
Come riconoscere i prefissi sospetti
Un aspetto cruciale per difendersi dalla tecnica Wangiri è saper individuare i prefissi sospetti. Questi numeri spesso provengono da paesi esteri poco comuni, come quelli con prefissi che iniziano con +216 (Tunisia), +383 (Kosovo) o +960 (Maldive). In caso di dubbi, è sempre consigliabile verificare online l’origine del prefisso prima di effettuare una richiamata.
Come proteggersi
Per evitare di cadere vittima di queste truffe, è fondamentale seguire alcune semplici regole:
- Non richiamare numeri sconosciuti, soprattutto se caratterizzati da prefissi internazionali inusuali.
- Utilizzare applicazioni o servizi in grado di bloccare automaticamente le chiamate da numeri sospetti.
- Segnalare eventuali numeri fraudolenti alle autorità competenti o tramite piattaforme dedicate.
Inoltre, molte compagnie telefoniche mettono a disposizione servizi specifici per la protezione contro le truffe, che possono essere attivati gratuitamente o a costi contenuti.
Il ruolo delle autorità e delle aziende
Le autorità italiane, in collaborazione con gli operatori telefonici, stanno intensificando gli sforzi per combattere questo fenomeno. Campagne di sensibilizzazione e strumenti tecnologici sono stati implementati per proteggere gli utenti. Tuttavia, la prevenzione rimane l’arma più efficace: essere informati e prudenti è essenziale per evitare spiacevoli sorprese sulla bolletta telefonica.
In conclusione, la tecnica Wangiri rappresenta una minaccia concreta per gli utenti di telefonia. Riconoscere i segnali di una potenziale truffa e adottare misure preventive può fare la differenza, garantendo maggiore sicurezza nelle comunicazioni quotidiane.