Apple è pronta a modificare gli ordini futuri per i processori degli iDevice. A partire dal 2014, TSMC prenderà in carico dal 60 al 70% dell’intero fabbisogno della mela morsicata, mentre il restante dovrebbe rimanere nelle mani di Samsung. La vera novità, però, è la tecnologia che Cupertino vorrebbe impiegare: il gruppo è pronto a investire sui 14 nanometri.
L’indiscrezione proviene da Taipei ed è stata pubblicata sia dal The Korea Economic Daily che da DigiTimes: il produttore di processori di Taiwan prenderà presto in mano le redini degli ordini di Cupertino. Non è dato sapere se il chipset richiesto in questione sia l’imminente A8 o il futuro A9, ma pare che si differenzierà dagli attuali A7 a 28 nanometri per una nuova struttura da 14. Il SoC dovrebbe comunque rimanere a 64 bit.
La produzione dovrebbe incominciare nel 2014 e, come già accennato, l’azienda di Taiwan si aggiudicherà ben il 60-70% degli ordini. Nel 2014 TSMC potrebbe ricevere da Apple ben il 10% di tutti i suoi guadagni, una cifra che è destinata ad aumentare esponenzialmente negli anni a venire. Di recente la società ha iniziato a installare delle linee di produzione per i 20 nanometri, per un percorso progressivo che la porterà ai 14. Il vantaggio di un simile miniaturizzazione è il consumo ridottissimo di energia, che allungherà di gran lunga la batteria degli iPhone e degli iPad su cui verrà adottata.
Sia Samsung che TSMC, quest’ultima per voce del CEO Mark Liu, confermano che la produzione di chipset da 16 e 14 nanometri sarà pronta per fine 2014, quindi l’inclusione dei nuovi processori non avverrà per gli iDevice presentati prima di gennaio 2015. In particolare, vi potrebbe essere un passaggio dai canonici transistor ai FinFET, ovvero dei particolari transistor in tre dimensioni che ridurranno notevolmente la dimensione dei circuiti. Al momento, solo Intel ha le strutture idonee per fabbricare processori che includano perfettamente la tecnologia FinFET. Non si esclude, perciò, che parte delle commesse Apple venga conferita proprio a Intel, in tempi recenti pronta a indagare l’universo dei chip ARM.