Il titolo di questo articolo non è stato scelto casualmente, ma la parola guerra è proprio quella usata dal CEO di TSMC Morris Chang per attaccare i rivali di Globalfoundries.
Dopo aver annunciato di aver risolto i problemi relativi alla resa del processo produttivo a 40 nanometri, TSMC ha già pianificato le sue strategie commerciali per ottenere la vittoria finale contro la nuova concorrente nel mercato dei processori.
Queste sono le dichiarazioni di Chang:
Consideriamo Globalfoundries un formidabile avversario. Penso che la battaglia avrà un numero elevato di vittime. Il mio lavoro è minimizzare il numero di vittime dalla mia parte.
Chang ritiene che la costruzione di una nuova fabbrica da 4,2 miliardi di dollari nello Stato di New York sia un impegno importante per Globalfoundries, ma questa strategia ricorda quella della Germania nella Battaglia di Stalingrado durante la Seconda Guerra Mondiale. Ai generali tedeschi era stato ordinato di mantenere le loro posizioni anche dopo essere stati circondati dalle truppe russe. Come Stalin, anche Chang non ha dubbi sul risultato finale.
Con questa citazione storica, Chang si riferisce alla gestione dei costi di una fabbrica che potrebbe partare anche alla bancarotta se il numero di chipmaker (e di ordini) non è abbastanza elevato. Le perdite di denaro (le vittime della guerra) potrebbero essere ingenti, in mancanza di partner commerciali.
TMSC realizza chip per conto di nVidia, Qualcomm, Texas Instrument e, ultimamente, anche di Intel. Globalfoundries, invece, solo per AMD e, a partire dal prossimo anno, anche per STMicroelectronics. Nonostante ciò, Globalfoundries dichiara di essere sempre alla ricerca di nuovi partner per diventare una vera alternativa a TSMC.
La rivalità tra Intel e AMD si trasformerà in scontro tra TSMC e Globalfoundries?