I telefoni cellulari sono un fattore incisivo nell’insorgere di carcinomi? Il dibattito va avanti ormai da anni, con risultati altalenanti e con la World Health Organization mai pronta a schierarsi completamente dalla parte della tecnologia. Una nuova ricerca porta ora avanti nuove evidenze, con numeri che in questo caso danno ragione ai produttori smontando il teorema per cui un uso prolungato di dispositivi portatili possa arrecare danno ai tessuti.
La ricerca è stata condotta dall’Institute of Cancer Epidemiology danese su un campione di utenti fortemente rappresentativo: 358.403 persone che hanno utilizzato cellulari negli ultimi 18 anni. La durata è un fattore fondamentale in questo computo poiché è su questo punto che è focalizzato il teorema accusatorio: l’esposizione prolungata ai cellulari è ciò che arreca i danni che sfociano nel lungo periodo nella maturazione di carcinomi.
Secondo quanto emerso durante le rilevazioni compiute, in totale sono stati identificati 456 gliomi ed 846 tumori al sistema nervoso centrale: trattasi di numeri perfettamente in linea con la media, il che non porrebbe pertanto in rilievo alcun nesso causa-conseguenza tra l’uso di cellulari e la diagnosi tumorale.
Non appena pubblicati i risultati, però, la ricerca è stata immediatamente avversata da ricercatori USA ed Australiani pronti a negare la bontà dei numeri scaturiti. Secondo i detrattori, infatti, la ricerca danese sarebbe stata condotta con modalità non corrette, tali per cui non sarebbe stato considerato lo sviluppo del mercato negli anni con le forti differenze maturate sugli smartphone odierni rispetto ai primi dispositivi dello scorso decennio.
La polemica, quindi, non è destinata a spegnersi perché soltanto numeri ed evidenze di lungo periodo sapranno scagionare definitivamente i nuovi dispositivi. A livello cautelativo la World Health Organization consiglia di tenere i cellulari lontani dai bambini e di non farne uso prolungato: pari pari al caffè, infatti, non è possibile né dimostrare un nesso esplicito con i carcinomi così come non è possibile dimostrare il contrario.