Il Governo turco negli ultimi mesi si è adoperato per controllare l’informazione e le notizie attraverso la rete ed in particolare sui social network. Notizia recente, per esempio, il blocco della rete Tor che permette alle persone di comunicare e navigare in forma anonima e sicura su internet. Adesso, il ministero degli interni turco ha affermato che i funzionari stanno investigando su ben 10 mila utenti dei social network sospettati di sostenere il terrorismo.
Negli ultimi 6 mesi circa 3710 utenti dei social sono stati indagati, di cui 1.656 sono stati arrestati mentre gli altri sono stati lasciati andare liberamente. La domanda che molti si pongono è quante di queste persone sostengono davvero il terrorismo. 10 mila utenti dei social network, infatti, sono molti. Il sospetto è che il Governo turco possa approfittare di questa situazione per mettere un ulteriore bavaglio all’informazione ed in particolare all’opposizione politica che sfrutta la rete per condividere il proprio messaggio politico. Su 10 mila persone sicuramente qualcuno potrebbe risultare davvero “vicino” ai terroristi ma la sensazione è che la mossa sia di più largo respiro volta come al solito a filtrare tutto quanto passa attraverso i social network come Facebook, Twitter e le altre piattaforma sociali ogni qual volta cresce l’opposizione politica.
Del resto, questa è sempre stata la recente strategia del Governo turco che punta, come altri paesi caratterizzati da governi non propriamente liberali, a provare in tutti i modi a controllare la libera informazione con tattiche di censura.