La Regione Toscana ha deciso di investire in tecnologia nel turismo.
E per dimostrare quanto ci crede ha organizzato un evento di 2 giorni, la BTO (buy tourism online), invitando alcuni dei maggiori player del settore (Google, Tripadvisor, Expedia) per raccontare agli albergatori, ai tour operator e alle agenzie di viaggio, come sta evolvendo il turismo online. Si aspettavano 400 iscritti, ne hanno ottenuti oltre 2000, nonostante la quota di partecipazione non proprio economica. Segno che l’interesse è forte.
Gli interventi hanno trattato, tanto per cambiare, di “user generated contents”, di “Web 2.0”, di recensioni, di “revenue management”, di “blog”, di “social media”, di foto, video, mappe. Ma, come ha sottolineato “Ermanno Bonomi”, dirigente del Turismo Regione Toscana, anche della necessità per chi lavora nel turismo, di rivedere completamente la Strategia di Marketing e di comunicazione.
Il turismo è di fronte a un mutamento epocale e urge disfarsi dei vecchi strumenti. Ha anche aggiunto che proprio nei periodi di crisi come quello che stiamo vivendo oggi è necessario investire in risorse umane e tecnologia.
“Roberto Brenner”, responsabile Travel di Google, parlando del turismo online, ha evidenziato che se la crisi è abbastanza oggettiva, è altrettanto oggettivo come il sistema italiano non stia facendo abbastanza.
In realtà secondo i volumi di ricerca il settore del turismo online non è così in crisi. La gente continua a voler viaggiare. Il travel online è in crescita, seppur con un maggior occhio al rapporto qualità/prezzo.
Ha poi ovviamente parlato dell’importanza di essere visibili (anche grazie al loro nuovo servizio street view), ma anche di stabilire obiettivi, di conoscere gli strumenti e capire quali usare e di misurare il ROI.
E ha ribadito come in Italia il canale del turismo online non sia ancora sfruttato in modo efficiente dal sistema turistico italiano.
Parlerò di altri interventi interessanti che si sono susseguiti nella prima giornata (17 novembre), ma voglio fare i miei complimenti a un evento nato così, un po’ in sordina, e capace una volta tanto di creare qualcosa di valido.