Tutte le novità dello Joomla Day 2008

Lo Joomla Day 2008 è stato l'occasione per fare il punto della situazione per il CMS attorno al quale si è ormai raccolta una community di oltre 150 mila persone, perlopiù europee. In occasione dell'evento è stata confermata la vocazione open del CMS
Tutte le novità dello Joomla Day 2008
Lo Joomla Day 2008 è stato l'occasione per fare il punto della situazione per il CMS attorno al quale si è ormai raccolta una community di oltre 150 mila persone, perlopiù europee. In occasione dell'evento è stata confermata la vocazione open del CMS

Sabato scorso, 19 gennaio, si è tenuto a Roma il Joomla Day 2008, primo momento di incontro della community legata al popolare CMS in Italia. Joomla nasce nel 2005 come derivazione di Mambo, un altro popolare CMS (Content Management System), con l’obiettivo di creare una piattaforma che rendesse facile ed immediato per tutti costruire siti web. La giornata ha permesso di approfondire i temi legati a Joomla!, in particolare all’attesa nuova versione 1.5 e alle sue tante estensioni specifiche che ne hanno decretato il successo.

Una volta si costruivano siti statici offline per poi caricarli via FTP online una volta ultimati, usando software come Dreamweaver o il più consumer FrontPage. Oggi, con la grande quantità di contenuti che quasi sempre popolano un sito web e con l’esigenza sempre più pressante di aggiornare costantemente il sito, mantenere un sito statico è scomodo e poco efficace. Ecco che entrano dunque in gioco i CMS, software capaci far gestire direttamente online la struttura e i contenuti del sito. Non si lavora più offline, ma direttamente online col beneficio di avere risultati immediati e dinamici.

Joomla! è fin dagli esordi un successo e oggi vanta una comunità di oltre 150.000 persone, localizzate principalmente in Europa. Il grande successo di Joomla è dato anche dal fatto che si tratta di un progetto Open Source rilasciato sotto licenza GPL: ciò significa che chiunque può modificarlo a proprio piacimento e, addirittura, rivendere il proprio prodotto modificato. Tra l’altro proprio su questo punto si è recentemente acceso un dibattito, ma il team di Joomla ha confermato l’orientamento esistente: Joomla è totalmente open, liberamente scaricabile e chi lo modifica può, se vuole, trarne vantaggio economico.

È inoltre possibile creare dei componenti per Joomla, cioè delle estensioni che arricchiscono le funzioni base del CMS in modo da avere un CMS specializzato. Talvolta questi componenti portano modifiche radicali all’intero CMS, come ad esempio Community Builder, un’estensione pensata per chi desidera creare una community con Joomla e che mette a disposizione dell’utente la profilazione utenti, forum, newsletter e altro ancora.

Per applicazioni business c’è invece l’ottimo VirtueMart che ci consente di creare in pochi clic un sito di ecommerce completo e dall’aspetto professionale. Questa estensione gode tra l’altro di un’ottima localizzazione in italiano, gestita da Alessandro Chessari e Stefano Bagnatica. Come è facile intuire localizzare un modulo di ecommerce non è solo importante sotto il profilo linguistico, ma anche e soprattutto sotto quello fiscale dato che ogni nazione ha regole proprie per la gestione del commercio online.

Joomla! è quindi un CMS potente e completo dato che è possibile colmare eventuali “mancanze” costruendo estensioni ad-hoc. Da oltre un anno è in sviluppo l’ultima versione, la 1.5, che è stata completamente riscritta rompendo così finalmente il “cordone ombelicale” che la legava a Mambo. Pare imminente il rilascio della versione stabile, addirittura durante il Joomla! Day si vociferava che la fatidica data fosse oggi 21 gennaio, anche se Wilco Jansen, il coordinatore del team di sviluppo Joomla presente all’evento, non ha lasciato trapelare nulla.

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