La roadmap è tracciata: sulla scia della rivoluzione lanciata da Skype, tutte le comunicazioni oggi prodotte tramite rete telefonica diverranno gratuite entro il 2015. La scadenza è stata citata da Nickas Zennstrom, amministratore delegato Skype. L’occasione è stata quella del VON Europe 2005 di Stoccolma, convegno nel quale Zennstrom ha parlato non solo del futuro prossimo, ma anche di quello che è il destino del settore nel lungo periodo.
Secondo Zennstrom la via è stata imboccata: la comunicazione telefonica sta per passare sulla rete Internet, il VoIP è in forte aumento (Skype registra circa 150.000 nuovi iscritti ogni giorno) e per i grandi gruppi delle telecomunicazioni non resta che iniziare a convertire il proprio modello di business. In futuro, infatti, gli introiti non arriveranno più dal telefono, ma saranno tutti concentrati sul mercato della connettività.
Il CEO Skype cita inoltre due gruppi delle telecomunicazioni, British Telecom e TeliaSonera, che già hanno avviato il cambiamento iniziando a prendere in considerazione il Voice Over IP. La sensazione è dunque quella di un cambiamento epocale per il settore, tale per cui chi non si adeguerà in tempo rischierà pesantemente di essere tagliato fuori dai giochi. Al contrario, chi si adeguerà potrà giocoforza rimanere altamente competitivo per un semplice motivo: i grandi gruppi delle telecomunicazioni sono coloro i quali hanno in proprietà i cavi sui quali corre la comunicazione (perfetta fotografia anche del mercato italiano).
Il futuro prossimo vede per Skype invece soprattutto due novità. Innanzitutto v’è il lancio di una nuova campagna di affiliazione che aumenta le commissioni per i siti che promuovono il servizio. Inoltre v’è la promessa di portare Skype sui dispositivi mobile, coprendo in ciò tutte le maggiori piattaforme esistenti (Symbian, Windows Mobile e Linux).