Voce 1. Una mossa finanziaria apparentemente segreta, in verità possibile e già pesantemente ipotizzata dai più: se Microsoft vorrà mettere le mani su AOL dovrà prima passare oltre l’ostacolo Google e per i due gruppi si tratterà dell’ennesima sfida diretta. America OnLine è per Google una delle fonti primarie di reddito tanto da rappresentare ben il 12% del fatturato (382 milioni di dollari nel solo 2004).
Se questo è il valore annuale dell’accordo con Google, è facile supporre cifre ben più elevate in caso di un eventuale accordo ed un valore di capitalizzazione tale da rappresentare uno dei maggiori investimenti di acquisizione mai affrontati dal motore. Nel caso particolare si tratterebbe tutto-in-uno di una mossa difensiva (per tutelare parte del proprio patrimonio), di una mossa ostruzionistica (ovviamente contro Microsoft) e di una mossa offensiva (il mercato e le peculiarità AOL sono di tutto interesse).
Voce 2. Google è pronta ad un incontro segreto per 400 invitati (blogger, giornalisti ed altri personaggi del settore). 25, 26 e 27 Ottobre sono i giorni identificati dal gruppo per il “Zeitgeist ’05: The Google Partner Forum” ed una apposita pagina online (inaccessibile senza password) è stata predisposta per organizzare anticipatamente il tutto. Nessuna copertura mediatica sarà disponibile per l’evento e tale misura è stata adottata per permettere ai presenti di parlare apertamente, senza il timore di dover rispondere delle proprie parole al di fuori della sede di Mountain View.
L’incontro avrebbe dovuto rimanere segreto, ma in poche ore blogger e organi di stampa hanno già divulgato il tutto con tanto di dettagli. Tra gli invitati anche massimi rappresentanti Yahoo! e Microsoft, il che lascia presupporre un vero e proprio summit tra i “grandi” dell’IT. Presenti, ovviamente, Larry Page e Sergey Brin.
Voce 3: Google è pronta ad avventurarsi nella ricerca vocale. Sul progetto ci sarebbe anche Yahoo! e tale nuova frontiera potrebbe trovare concreta utilità (e conseguente applicazione) con l’esplosione del VoIP: la voce viene registrata, la chiamata viene archiviata ed i contenuti risultano indicizzati per una eventuale successiva ricerca in stile desktop search. Tale ricerca potrebbe inoltre essere aperta a contenuti video e ad ogni tipo di comunicazione sonora digitale. Grandi promesse ma, in questo caso, nulla di più concreto.