Lo stato dell’Alaska sta per rilasciare al pubblico 24199 email accreditate all’ex-governatore Sarah Palin. Trattasi di materiale richiesto durante la campagna elettorale del 2008 che ha portato Barack Obama alla Casa Bianca, ma il materiale non è stato immediatamente prodotto a causa di varie problematiche tecniche che soltanto ora sembrano essere state superate.
Le email rilasciate sono quelle inviate tramite l’indirizzo email governativo o quelle private ricevute dai dipendenti governativi negli ultimi mesi al governo prima delle dimissioni. Non è noto cosa possa esserci di interessante all’interno di cotanto materiale, ma la stampa si è subito gettata a capofitto sul materiale. Il Washington Post, addirittura, ha organizzato un team di 100 cittadini pronti a spulciare la posta elettronica della Palin alla ricerca di informazioni potenzialmente interessanti. La curiosità legata al personaggio è alta perché, da semi-sconosciuta politicante dell’Alaska, la Palin è diventata un esponente di primo piano della politica USA fino a mettersi di traverso sulla cavalcata trionfale dell’attuale Presidente.
I problemi tecnici legati al rilascio del materiale hanno però impedito la conservazione di un aspetto fondamentale delle email: il formato digitale della posta. Le email, infatti, sono in fase di stampa ed in queste ore saranno rilasciate in appositi faldoni che si preannunciano particolarmente ingombranti. ProPublica, MSNBC ed altri siti stanno infatti lavorando per creare un database del materiale stampato, riportando così dal cartaceo al digitale la posta elettronica in esame.
La Palin, nel frattempo, si è detta tranquilla della pubblicazione in corso: nessun timore per quanto potrebbe scaturirne, ma nel frattempo gli occhi degli Stati Uniti sono tutti sui faldoni di carta che dall’Alaska stanno per arrivare sui principali mezzi di informazione del paese.
Occorre ricordare come, a suo tempo, il 22enne David Kernell riuscì ad avere accesso per primo alla posta privata della Palin (una webmail Yahoo) rispondendo semplicemente alla domanda di sicurezza impostata. Il ragazzo è finito in carcere agli inizi del 2011 e pochi mesi dopo, ironia della sorte, la posta governativa della stessa Palin si trova a fare il giro degli Stati Uniti.