Un terremoto può essere capito anche dal Web. Soprattutto dal Web. Perché il Web è una memoria, e proprio la memoria è quanto di più utile per prevenire, per curare, per consolare. La memoria del Web ci consente di trasmettere i riferimenti per aiutare l’Emilia Romagna; ci consente di capire da vicino le singole realtà e le individuali tragedie; ci consente di “sentire” le vibrazioni tramite le rilevazioni dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia; ci permette di propagare appelli e richieste di soccorso.
Nelle righe seguenti raccogliamo una lista provvisoria di alcune delle informazioni utili che è possibile carpire a 24 ore esatte dalla scossa che ha fatto tremare il Nord Italia ed ha messo in ginocchio l’Emilia Romagna. E terremo aggiornato l’elenco per arricchirne il contenuto informativo a mano a mano che la situazione evolve.
Sono le ore 9.03 nel momento in cui pubblichiamo le seguenti righe, inviamo un SMS e cerchiamo il modo di renderci utili per una collettività che ha bisogno di tutto l’appoggio e la solidarietà nazionale.
Tutti i link di un terremoto
Tutte le informazioni della Protezione Civile
Continuano le scosse nelle province emiliane e lombarde già colpite dall’evento sismico di magnitudo 5.9 alle 4.04 del 20 maggio scorso. In particolare, il 29 maggio alle 9 si è verificato un nuovo evento sismico nella provincia di Modena di magnitudo 5.8 con epicentro tra i comuni di Medolla, Mirandola e Cavezzo. Diverse repliche hanno interessato anche le province di Reggio Emilia e Mantova, tra cui una scossa di magnitudo 5.3 alle 12.55.
L’evento sismico del 20 maggio è stato avvertito in gran parte del nord Italia e ha interessato, in particolare, le province di Ferrara, Modena, Mantova e Bologna. L’epicentro è stato localizzato tra Finale Emilia e San Felice sul Panaro (Mo), e Sermide (Mn). Ulteriori scosse hanno interessato anche la provincia di Ferrara.
Vengono messe altresì a disposizione informazioni relative agli interventi ed all’assistenza alla popolazione.
Cosa fare in caso di terremoto
Tutte le istruzioni per non farsi trovare impreparati nel caso in cui si avvertisse una scossa: informarsi sulla sismicità del proprio territorio ed adottare piccole misure di sicurezza e prevenzione potrebbero rivelarsi fattori fondamentali per la propria salvezza e quella altrui. Come ben illustrato in queste ore, infatti, non è il terremoto ad uccidere, ma gli artefatti dell’uomo incapaci di reggere la sollecitazioni della terra: la quale si muove per propria natura e con imprevedibile regolarità.
Come aiutare l’Emilia Romagna
La Regione Emilia-Romagna ha attivato una raccolta fondi rivolta a quanti – privati ed Enti pubblici – desiderano versare un contributo per far fronte ai costi del terremoto che ha colpito le province di Modena, Ferrara e Bologna.
Per i privati le possibilità sono le seguenti:
– versamento sul c/c postale n. 367409 intestato a: Regione Emilia-Romagna – Presidente della Giunta Regionale – Viale Aldo Moro, 52 – 40127 Bologna;
– bonifico bancario alla Unicredit Banca Spa Agenzia Bologna Indipendenza – Bologna, intestato a Regione Emilia-Romagna, IBAN coordinate bancarie internazionali: IT – 42 – I – 02008 – 02450 – 000003010203;
– versamento diretto presso tutte le Agenzie Unicredit Banca Spa sul conto di Tesoreria 1 abbinato al codice filiale 3182.
Per quanto riguarda invece gli Enti pubblici, è previsto l’accreditamento sulla contabilità speciale n. 30864 accesa presso la Banca d’Italia – Sezione Tesoreria di Bologna.In tutti i casi (privati ed Enti pubblici) il versamento dovrà essere accompagnato dalla causale: Contributo per il terremoto 2012 in Emilia-Romagna.
45500: quattro cinque cinque zero zero
Dalle ore 19.00 di oggi è possibile inviare al numero 45500 un sms solidale da 2 euro in favore della Protezione Civile per far fronte all’emergenza terremoto in Emilia. La raccolta fondi terminerà il 26 giugno.
Il messaggio che i clienti Vodafone riceveranno a fronte della donazione è: “Vodafone e il Dipartimento della Protezione Civile ringraziano per il sostegno alle popolazioni colpite dal terremoto”
Il servizio, promosso dalla Protezione Civile, è attivo tanto su Vodafone quanto su TIM, 3 Italia, Wind e gli altri operatori attivi sul territorio.
Cosa è successo
La cronaca de Il Post, una delle testate online che ha seguito con maggior qualità ed assiduità i fatti nelle ore post-terremoto.
Le scosse in tempo reale
Evitando di contattare il sito dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), si consente ai server di poter reggere l’onda d’urto dei collegamenti di massa di queste ore di emergenza. Seguire lo sciame sismico in presa diretta, infatti, è possibile comunque anche tramite Twitter, seguendo semplicemente l’account dell’istituto stesso. Oppure seguendo il widget seguente:
#terremoto: il terremoto su Twitter
L’hashtag “#terremoto” è da ormai 24 ore il topic trend italiano, accompagnato da alcune derivazioni temporanee. Seguendo questo hashtag si ha la sensazione viva dell’emergenza, della partecipazione e del passaparola di queste ore concitate:
Consapevolezza: i terremoti nella storia
La zona colpita dal terremoto era catalogata a basso rischio sismico. Ciò non significa però che non abbia mai vissuto momenti come quello odierno. La storia insegna, infatti, e dare un’occhiata alle principali scosse telluriche del passato consente di capire cosa sia successo fin dall’inizio dello scorso millennio, per avere una memoria storica che vada oltre la sola memoria generazionale: le testimonianze narrano di vecchi sussulti e consentono di avere maggior consapevolezza dell’esatta situazione del territorio e di quanto possa essere relativa ed approssimativa una valutazione di rischio.
Immagini dal terremoto
Grazie a due ricche gallery su Flickr è possibile vedere da vicino alcune scene provenienti dalle zone terremotate. Il ringraziamento va ai due utenti che hanno condiviso i propri scatti e con essi le emozioni che si portano appresso:
- Mario Fornasari
- Alessandro Canella
I comuni colpiti dal sisma
I siti delle realtà municipali colpite dal sisma, spesso non aggiornati e fermi come orologi di campanili in equilibrio precario, fotografano la realtà delle zone un attimo prima che avvenisse il terremoto:
- Comune di Medolla
- Comune di Cavezzo
- Comune di Modena
- Città di Mirandola (Facebook)
Un ulteriore gruppo su Facebook contribuisce invece all’organizzazione della raccolta di disponibilità per rifugi a disposizione degli sfollati.