«La categoria dell’instant messaging è andata crescendo con il debutto di ICQ nel 1996, più o meno quando venne fondata Hotmail. Lungo i due anni successivi tutti quelli che guidano ora servizi di IM vennero lanciati in rapida sequenza: AIM, Yahoo Messenger, QQ ed il nostro MSN Messenger». Così Jeff Kunins, Group Program Manager del mondo Windows Live, racconta i primi passi del messenger di casa Microsoft, avventurandosi quindi in un interessante approfondimento generoso di dati sull’utilizzo del client sui pc di tutto il mondo.
Kunins sottolinea in modo particolare come nessun media viene al mondo per distruggerne un altro. Questa realtà, ormai assodata, è dimostrata dal fatto che le email non hanno diminuito il traffico telefonico e, al tempo stesso, l’instant messaging non ha minimamente influito sulla telefonia mobile. Ogni strumento si è sommato a quelli precedenti ridefinendo l’orizzonte ma senza capovolgere alcun equilibrio precostituito. Così è per gli IM, i quali ancor oggi si affiancano senza colpo ferire alle caselle di posta elettronica ed ai più noti social network: ognuno per il proprio scopo, vengono utilizzati uno affianco all’altro senza sostituzioni.
Il post cade forse nel giorno più opportuno: è questo il giorno di Google Buzz, è questo il giorno in cui ICQ viene messo ufficialmente in vendita determinando la chiusura di un capitolo storico per il più noto dei vecchi competitor di MSN Messenger (oggi Windows Live Messenger). Ed è proprio in questo giorno che Kunins porta online numeri di grande prestigio per le attività di messaging del proprio client: oltre 300 milioni di persone in 76 paesi ed in 48 lingue differenti usano Messenger ogni mese. Messaggi ed emoticon sono una abitudine per il 65% degli utenti del web brasiliano, per il 48% degli spagnoli e per il 40% degli italiani online.
«La gente usa Messenger per 163 miliardi di minuti ogni mese, circa il 9.4% del tempo passato online in tutto il mondo; oltre il 40% degli utenti accede al Messenger ogni giorno (oltre 130 milioni di utenti al giorno); ogni giorno, questi utenti condividono 1.5 miliardi di conversazioni e mandano oltre 9 miliardi di messaggi».
E per quanti in queste ore provano Google Buzz tramite Google Talk, aggiornando il propri messaggio di stato, il messaggio è chiaro: Messenger permette questo tipo di sinergia già da tempo grazie ad una applicazione che porta gli status update direttamente sul social network più noto al mondo: Facebook.