Per paradossale che possa sembrare, un gruppo decadente ed ormai fuori dai giochi potrebbe fare la differenza nella battaglia per il controllo del mondo mobile. Sotto i riflettori, infatti, c’è il gruppo Nortel, caduto in disgrazia dopo un passato glorioso ed oggi nel mirino dei gruppi che ambiscono al portfolio brevetti nelle mani del gruppo.
L’asta sarebbe iniziata ormai da circa sette mesi. Secondo quanto rivelato da Reuters, le trattative sarebbero ormai nelle fasi terminali e consentirebbero a Nortel di vendere uno degli asset più preziosi rimasti ancora sotto la proprietà del gruppo. In tutto sono in ballo circa 4000 brevetti, ma alcuni di essi potrebbero rivelarsi particolarmente onerosi in quanto del tutto strategici nello sviluppo delle future reti mobile LTE. A gestire la complessa trattativa v’è il Lazard and Global IP Law Group, il quale ha la possibilità di gestire vari pacchetti di brevetti mettendoli all’asta uno ad uno per ottenere dalle varie entità il massimo introito ossibile.
Apple, Google, Microsoft, RIM, Nokia: i gruppi potenzialmente interessati potrebbero essere molti. Per ognuno di essi la conquista dei brevetti Nortel significherebbe poter giocare la partita a Risiko del mobile con molti carri armati in più rispetto alle parti avverse, potendo così muovere le pedine con maggior efficacia sullo scacchiere. Ogni singolo brevetto, infatti, è una lama girata verso la controparte, è una potenziale fonte di guadagno ed al tempo stesso è una potenziale moneta di scambio per poter ottenere l’accesso ad altri brevetti ed altre tecnologie.
Lo scontro legale tra i maggiori gruppi del settore ha già preso forma con una serie di denunce incrociate le cui sentenze stabiliranno gli equilibri su cui combattere la sfida, ma il possesso delle armate Nortel potrebbe in questo contesto fare la differenza.