Con l’avvicinarsi del lancio di Vista e con la rivoluzione dirigenziale prevista a breve, per Microsoft sembra avvicinarsi l’era di un reale cambiamento che sta portando ogni giorno il gruppo agli onori delle cronache per quelli che sono continui investimenti e continui rilanci della propria attività. In giornata il gruppo è nuovamente sugli scudi per una serie di notizie che riverbereranno il loro potenziale solo a distanza di mesi, quando i nuovi prodotti troveranno la via del mercato.
Innanzitutto v’è l’accordo quadriennale con Nortel per la produzione di prodotti dedicati alla comunicazione in ambito business. Trattasi nella fattispecie di device ottimizzati alla telefonia VoIP dai quali Nortel ambisce a ricavare oltre 1 miliardo di dollari durante il periodo dell’accordo. Ovviamente il traino principale alla diffusione di tale tipologia di comunicazione sarà costituita dai software che Microsoft gestisce in ambito business, settore dal quale con decisione Google è stato verbalmente cacciato in settimana («non verranno a mangiare nel piatto dove mangiamo noi»).
In giornata, inoltre, è stata firmata ed ufficializzata l’acquisizione di Winternals Software, azienda texana impegnata nella conservazione e protezione dei dati attraverso il progetto Sysinternals. Microsoft studierà nel tempo come integrare appieno l’offerta del gruppo, ma il particolare importante dell’accordo è il fatto che il co-fondatore Mark Russinovich passerà direttamente alle dipendenze di Redmond internamente alla Microsoft Platforms & Services Division. Jim Allchin, a capo di quest’ultima sezione, asserisce di avere Russinovich sotto osservazione da tempo per la qualità del suo lavoro, ma è più che probabile il fatto che la decisione ultima dell’accordo possa essere maturata a seguito del famoso caso legato al Rootkit Sony.
Un ultimo spunto è maturato nell’ultima Worldwide Partner Conference di Boston: Microsoft ha lanciato l’appello per la ricerca di partner in grado di impegnarsi in ambito design: la piattaforma Expression cerca sviluppo ed il product manager John Byrum intende proporre il proprio software come cuore pulsante per un progetto che sbandiera il web 2.0 come obiettivo principale. Partendo da Expression Byrum vorrebbe cercare integrazione con una serie di altre tecnologie ed altri prodotti Microsoft, ma ammette che il gruppo ha bisogno di supporti esterni per portare avanti questa nuova avventura.