Kazuo Hirai ha recentemente sostituito Howard Stringer nella carica di presidente e CEO di Sony, e ha condiviso con la stampa i piani ambiziosi che l’azienda ha per raggiungere un maggiore successo nel mercato e recuperare laddove non riesce a generare ricavi, come ad esempio il segmento delle TV, in perdita ormai da dieci anni. E a quanto pare, l’obiettivo è quello di essere come Apple.
Le strategie che Sony infatti avrebbe sono fortemente associate con l’azienda di Cupertino, ovvero focalizzarsi su una maggiore integrazione tra hardware, servizi e software e un processo decisionale più controllato dall’alto. Apple ad esempio ha introdotto sul mercato oggetti del desiderio tanto ambiti quali iPhone e iPad dopo la rivoluzione iPod, ha saputo fornire prodotti estremamente integrati a livello software ed è inoltre conosciuta per un altissimo livello di controllo sul processo di sviluppo dei propri dispositivi. Sony, dunque, ambisce a essere come la Mela.
Per l’ultimo quarto dell’anno fiscale 2011, il gruppo nipponico ha annunciato una perdita operativa pari a 1,2 miliardi di dollari, e i conti in rosso continuano ormai da quattro anni. Era ed è pertanto necessario un radicale cambiamento ai vertici e soprattutto un cambiamento che riesca a dare una grande svolta non solo a livello hardware, ma anche software. Non tutti in Sony però sembrano essere d’accordo con le nuove politiche di Kazuo Hirai, che ha dichiarato in proposito come “non penso che tutti saliranno a bordo”.
Dal punto di vista delle TV, Sony ha dichiarato qualche mese fa di voler lanciare sul mercato una nuova TV rivoluzionaria per battere sul tempo la tanto vociferata iTV di Apple, ma ancora non è giunta alcuna notizia in merito a tale “prodotto rivoluzionario”.