Il progetto di un pacchetto in streaming da Apple, quella rosa di canali TV in abbonamento vociferata ormai da qualche mese, potrebbe subire dei ritardi. La società di Cupertino, infatti, avrebbe messo l’iniziativa in pausa, data l’estensione delle trattative con i detentori dei diritti. Al momento non vi è nulla di ufficiale, così come da segretezza tipica dell’azienda californiana, ma qualche dettaglio è emerso nel corso della Business Insider Ignition Conference di New York. A parlarne, sarebbe stato Les Moonves, CEO di CBS.
A quanto pare, negli ultimi mesi Apple avrebbe stretto fitti rapporti con le emittenti a stelle e strisce, per lanciare un servizio di canali in abbonamento alternativo alla TV via cavo. Il pacchetto, dal costo di circa 30-40 dollari mensili, inizialmente avrebbe dovuto prevedere i canali principali dei network statunitensi, a cui si sarebbe aggiunta l’informazione locale. Pare, però, che le trattative siano state momentaneamente messe in pausa.
Al momento, non è dato sapere quali siano le eventuali difficoltà del progetto, sebbene in giornata sia stato pubblicato un nuovo aggiornamento da Re/Code. Secondo quanto rivelato, Apple vorrebbe realizzare un servizio composto da un numero abbastanza contenuto di canali, all’incirca una decina, mentre i detentori dei diritti ne vorrebbero rendere disponibili molti di più, anche un centinaio. Una visione differente che avrebbe portato ad altrettanto differenti vedute sulla politica del prezzo finale: la Mela vorrebbe proporre all’utente solo i canali che davvero desidera, i network desidererebbero invece pacchetti cumulativi ritenendo ogni canale irrinunciabile per la distribuzione. Anche in questo caso, è doveroso sottolinearlo, non si tratta di aggiornamenti ufficiali, bensì di rumor colti a seguito della pubblicazione dei dettagli di CBS.
Il servizio di streaming targato mela morsicata, sebbene mai confermato da Apple, avrebbe dovuto inizialmente accompagnare il lancio della nuova Apple TV. Non avendo terminato gli accordi con i network, la presentazione sarebbe stata quindi rimandata nei primi mesi del 2016, mentre a oggi non è possibile ipotizzare una data di effettiva disponibilità. Sempre dalle fonti statunitensi, la società avrebbe avviato discussioni preliminari con i principali soggetti del mercato USA, tra cui CBS, ABC, Fox, Disney, Viacom e Discovery, ma altri dettagli non sono emersi. Non resta quindi che attendere gli aggiornamenti delle prossime settimane: la mela morsicata diventerà davvero l’alternativa agli abbonamenti televisivi classici?