Il servizio di hosting fotografico Twitpic ha annunciato che chiuderà il prossimo 25 settembre dopo che Twitter ha minacciato di tagliare l’accesso alle sue API a causa di una disputa legale sulla registrazione del marchio. Twitpic è noto agli utenti della grande rete come uno dei primi servizi di hosting delle immagini, nato nel 2008, utilizzabile per caricare e condividere le immagini su Twitter.
Un servizio che permette di caricare le immagini ed ottenere un url breve da condividere, perfetto per i 140 caratteri massimi dei cinguettii della piattaforma di micro blogging. Twitpic è stato l’ispiratore di una serie di servizi analoghi, compreso quello ufficiale di Twitter nato però anni dopo. La piattaforma il 25 settembre chiuderà dunque i battenti a seguito di una disputa legale con Twitter sulla registrazione del marchio del servizio. Il CEO d Twitpic, Noah Everett, ha infatti affermato che i legali di Twitter hanno contatto i loro chiedendo di abbandonare la domanda di registrazione del loro marchio. In caso contrario Twitter avrebbe sospeso le API del servizio Twitpic, di fatto tagliandolo fuori dal social network.
Una richiesta per Noah Everett sorprendente visto che Twitpic ha chiesto la registrazione del marchio già nel lontano 2009. Non avendo però i fondi necessari per portare avanti una causa contro un colosso contro Twitter, Noah Everett ha deciso di cedere e chiudere il servizio di hosting delle immagini. Nei prossimi giorni, Twitpic rilascerà un tool affinché i suoi utenti possano esportare e recuperare le loro foto e video.
Un portavoce di Twitter è poi intervenuto sulla vicenda che ha sollevato una grande polverone in rete, sottolineando che per loro è triste sentire dell’annuncio della chiusura di Twitpic ed esortano gli sviluppatori a continuare utilizzando comunque il nome Twitpic. Tuttavia, il social network deve tutelare il suo Brand e tutto quello che gli gravita attorno.
In altri termini significa che Twitter non permette che altre aziende possano registrare marchi che in qualche modo richiamino il social network e che facciano pensare alle persone che si tratti di un servizio o un prodotto legato direttamente a Twitter.