Twitter acquista. Quando ancora il modello di business del gruppo rimane tutto da inventare, la necessità di crescere ha spinto il team ad operare una acquisizione il cui obiettivo è quello di portare nelle mani degli utenti quanto necessario per aggiornare i propri messaggi sul social network direttamente da dispositivo mobile. E ad entrare nel mirino è stato il gruppo Atebits, produttore dell’applicazione “Tweetie“.
Nel post con cui annuncia l’iniziativa, Twitter spiega di vivere con profonda insoddisfazione il quadro generale delle applicazioni presenti sull’App Store e relative all’interazione con il social network. Una forte moltiplicazione di soluzioni non ha aumentato la qualità dell’esperienza per l’utente, frammentando così il quadro delle offerte senza offrire punti di riferimento. Invece è questo che Twitter vuole: un punto di riferimento, una applicazione ufficiale, una applicazione sicura che permetta agli utenti di accedere a Twitter così come l’utenza è abituata a sperimentare dalla propria postazione desktop.
L’acquisizione di Tweetie porta sotto la responsabilità di Twitter una delle principali applicazioni mobile per i cinguettii online. L’applicazione costava 2.99 dollari, ma dopo l’acquisizione sarà offerta a titolo gratuito sotto il nuovo nome di “Twitter for iPhone“. Loren Brichter, sviluppatore a capo della Atebits, è assorbito nel team Twitter, per cui curerà lo sviluppo delle soluzioni mobile a partire dal prossimo approdo su iPad.
Un certo scontento sembra però serpeggiare tra i produttori di soluzioni concorrenti. Una produzione in proprio di applicazioni da parte di Twitter chiude la strada alla creatività degli sviluppatori, oppure ne stimola la fantasia chiudendo soltanto la trasposizione ufficiale del brand: questione interpretativa. Gli sviluppatori vedono il gruppo agire in controcorrente, chiudendo la strada allo sviluppo e presentandosi sulla scena facendosi largo con una acquisizione: il futuro delle loro applicazioni è messo in dubbio assieme al mercato generato dalla vendita delle App (il cui interesse sarà sicuramente scalzato dalla nuova offerta ufficiale e gratuita). La risposta del responsabile Twitter Ryan Sarver giunge solerte, ma senza aggiungere troppa sostanza: si tranquillizzano gli sviluppatori partner, si stempera ogni velleità concorrenziale. Sarver fornisce la propria mail e il proprio numero di telefono, ma gli argomenti appaiono al momento poco incisivi: «per essere chiari, stiamo lavorando duro per migliorare il nostro prodotto, aggiungere nuove funzionalità, operare acquisizioni quando è nel migliore interesse dell’intero ecosistema. Ognuna di queste cose ha il potenziale di favorire un gruppo o uno sviluppatore che sta lavorando in questo spazio […]. La mia promessa è che saremo sempre focalizzati su ciò che è meglio per gli utenti e per l’ecosistema nella sua complessità e saremo onesti e sinceri nelle nostre comunicazioni con voi».
L’analogia tra gli SMS ed i tweet, spiega il gruppo, è l’incarnazione del potenziale del social network in mobilità, dove la dimensione dei 140 caratteri è già oggi la dimensione comunicativa accettata ed abbracciata dall’utenza. Twitter, dopo una impressionante crescita iniziale, ha visto la via del desktop chiusa dall’ingombrante presenza onnivora di Facebook. Nella dimensione mobile, invece, i margini di crescita sono maggiori e la particolare natura di Twitter potrebbe pertanto offrire un nuovo motivo per l’adozione di un social network che vuol diventar grande. Non è un caso, quindi, che l’acquisizione della Atebits (e di Tweetie) giunga poche ore dopo il rilascio dell’applicazione ufficiale di Twitter per BlackBerry: in poche ore, quindi, sono state occupate due importanti piattaforme, probabilmente le due principali per quanto concernente la community del social network.