Twitter sta pensando di rimuovere il tasto Like, rappresentato da un cuore sulla piattaforma. Questo è emerso da un articolo del Telegraph, ma a quanto pare ciò non avverrà molto presto. Anzi, potrebbe non accadere mai, dato che il CEO Jack Dorsey ha detto di star “considerando” la rimozione del tasto da tempo, ma che non esiste nessuna road map per l’uscita di scena del cuore.
Dorsey ha anche detto che Twitter sta ripensando completamente la piattaforma per incentivare conversazioni sane e chiaramente il tasto like fa parte della conversazione. I lavori sono in uno stadio iniziale. Perché tutta questa importanza per un semplice tasto? La situazione è sicuramente più complessa.
Il cuore ha rimpiazzato la stella nel 2015 ed è usato da milioni di utenti per inviare una sorta di riconoscimento verso l’autore di un tweet, senza dover per forza retwittare. Una funzione però presto abusata per permettere a certi contenuti, alle volte offensivi e incendiari, di diventare virali. Un problema quando entrano in gioco i bot, che automaticamente mettono like a determinati contenuti per farli apparire nelle bacheche di più utenti possibile.
In che modo un tweet può “far male”? Nella stessa maniera rispetto a quanto accade in Facebook: quando c’è una chiara strategia di manipolazione dell’informazione e delle opinioni, organizzata da Stati o organizzazioni private. Si pensi alle campagne politiche sui social, alle fake news, ai tweet russi e iraniani cancellati dalla stessa Twitter, a Cambridge Analytica per Facebook.
Twitter sta quindi lavorando per ripensare la piattaforma per evitare che si propaghino contenuti tossici. Il discorso va ben oltre un semplice tasto, ma riguarda la sua funzione, se e come organizzazioni malintenzionate possono approfittarsene per raggiungere i loro scopi. Ci sarebbero diverse alternative, come ad esempio cambiare l’importanza che si dà a un tweet con molti like nell’algoritmo.