Twitter si converte verso l’e-commerce? Con la nuova funzionalità Carrello, anche la piattaforma di microblogging sta lavorando per sfruttare l’immediatezza dei cinguettii per consentire agli utenti di effettuare acquisti veloci. Si segue sostanzialmente la linea intrapresa da altri social network, seppur con alterne vicende. Mark Zuckerberg ne sa qualcosa soprattutto tramite Facebook e Instagram, mentre per WhatsApp la questione è leggermente più complessa. YouTube ha avviato un esperimento tutto proprio, invece, tramite l’inserimento di link che prendono per mano gli internauti verso l’acquisto di prodotti trattati nei video.
Insomma, di margini per muoversi ce ne sono, ma lo si deve fare nel modo più adatto e meno invasivo, per evitare di ottenere l’effetto opposto nei confronti di chi poi potrebbe pensare di essere costantemente infastidito da prodotti pubblicitari. Secondo quanto emerge dal profilo Twitter del social media consultant Matt Navarra, la piattaforma dei cinguettii sta sperimentando proprio un nuovo formato per i tweet dedicati agli acquisti. Si tratta di card maggiormente di impatto, che consentano di evidenziare dettagli tipici di un e-commerce, piuttosto che le caratteristiche tipiche di un social network.
Twitter: come funziona il Carrello
Dalle schermate di esempio proposte emerge un grande pulsante azzurro con la scritta Shop, ovvero Acquista. Una call to action che accompagna il nome del prodotto e del negozio che lo mette in vendita, con tanto di prezzo. Con un click, l’utente viene indirizzato direttamente alla pagina dedicata all’acquisto del bene o del servizio in questione. L’obiettivo è quello di offrire tweet organici al resto dei contenuti e non campagne pubblicitarie vere e proprie, in una nuova strategia di monetizzazione che è già stata presentata agli investitori. Nei giorni scorsi, ad esempio, vi abbiamo già parlato di Super Follow, un sistema che dietro il pagamento di un abbonamento consentirà l’accesso a contenuti esclusivi da parte di utenti “autorevoli”, così come accade ad esempio su piattaforme come Patreon e OnlyFans.