Twitter ha stretto una partnership con Buddy Media volta a imporre una censura, ma con intento lodevole: in pratica, utilizzando il sistema del partner di filtraggio dei contenuti, renderà inaccessibili ai minori quei profili che propongono materiali pensati per un pubblico per soli adulti. Dunque, chi vorrà seguire e/o inviare messaggi a questi tipi di account, dovrà necessariamente essere maggiorenne.
Il procedimento è però macchinoso ed è basato sulla buonafede degli utenti. Attualmente, infatti, non è necessario indicare la propria data di nascita nel momento in cui ci si iscrive a Twitter, e il controllo dell’età è riservato agli account verificati. Quindi, nel sistema messo in atto da Buddy Media, è molto probabile che i minorenni inseriscano un’età superiore a quella che realmente hanno, e dunque potrebbero aggirare molto facilmente il blocco. In futuro, comunque, è possibile che questo aspetto venga ripensato così da imporre qualche limite al momento dell’iscrizione.
Nonostante tutto, sembra che l’iniziativa sia stata accolta bene: il nuovo sistema di censura è stato adottato già da Jack Daniel’s e da altre società che producono bevande alcoliche, ma sorprendentemente i produttori di film porno non stanno partecipando alla fase sperimentale appena lanciata.
Insieme all’annuncio di questa partnership Buddy Media ha sottolineato che questo processo funziona a livello globale e che chi possiede un profilo per soli adulti può impostare a proprio piacimento l’età minima per poter accedere ai propri contenuti, che può differire in vari paesi (in Italia 18 anni, negli Stati Uniti 21 e via dicendo).