Twitter blocca le immagini di terze parti

Twitter aggiornerà le sue applicazioni per eliminare il supporto ai servizi di hosting esterni che permettono l'upload delle immagini.
Twitter blocca le immagini di terze parti
Twitter aggiornerà le sue applicazioni per eliminare il supporto ai servizi di hosting esterni che permettono l'upload delle immagini.

Twitter rimuoverà prossimamente il supporto per i servizi di hosting utilizzati dagli utenti per inserire le immagini all’interno dei messaggi. Questa sarà una delle conseguenze derivanti dalle nuove API con le quali il social network vuole mantenere il controllo su tutti i contenuti pubblicati. Non sarà quindi più possibile usare un servizio esterno, come il noto TwitPic. La future versioni delle applicazioni per Twitter permetteranno di scegliere solo le immagini memorizzate sui server dell’azienda di San Francisco.

Molto presto dunque tutti i client per Twitter saranno aggiornati per eliminare il supporto ai servizi di image hosting di terze parti. Le aziende che permettono di caricare sui propri server le immagini sono già state informate sui prossimi cambiamenti. Attualmente, ci sono sei opzioni di upload nell’applicazione ufficiale di Twitter per iPhone. Una di esse è rappresentata da Posterous, acquisita da Twitter a marzo. Le altre, come TwitPic e yFrog, saranno messe in fuorigioco.

Noah Everett, fondatore di TwitPic, spiega non senza estrema amarezza il motivo di questa decisione:

Vogliono avere il controllo delle applicazioni. Sono un’azienda basata sull’advertising, fanno i soldi in questo modo.

Per pubblicare i tweet sul social network sono disponibili diverse applicazioni. La percentuale di messaggi provenienti da app di terze parti è pari al 23%. Nonostante ciò, a metà agosto Twitter ha introdotto un tetto al numero di utenti per ogni applicazione diversa da quella ufficiale. Imponendo la sua app e, prossimamente, il suo servizio di hosting per le immagini, l’azienda avrà un maggiore controllo sui contenuti con l’obiettivo di incrementare i profitti derivanti dalle inserzioni pubblicitarie.

Per la comunità di sviluppatori, la decisione di Twitter era prevedibile, per cui non rappresenta una sorpresa. Del resto, i principali concorrenti, come Facebook, Tumblr e Instagram, consentono di utilizzare solo i propri server per l’upload delle immagini tramite le applicazioni ufficiali.

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