L’annuncio era nell’aria anche se le indiscrezioni erano sempre state respinte al mittente. Twitter ha deciso di chiudere gli uffici italiani. Come riporta Il Sole 24 Ore, i 16 dipendenti guidati dal country manager Salvatore Ippolito hanno già preparato le valige e sono in attesa di scoprire l’esito della trattativa sindacale avviata dall’azienda. La trattativa, avviata da giorni, potrebbe presto trovare una soluzione. La filiale italiana del social network chiude, dunque, ma la notizia, purtroppo, non sorprende più di tanto. Il social network sta affrontando una dura crisi ed è in corso un tentativo di ristrutturazione che comporterà anche il già annunciato licenziamento di circa 300 dipendenti.
L’eliminazione delle filiali internazionali consentirà, infatti, al social network di risparmiare fondi importanti. Recenti indiscrezioni, infatti, parlavano anche della chiusura di altri uffici europei come quelli della Germania e dell’Olanda ma al momento la conferma è arrivata solamente per l’ufficio italiano. Twitter sta, quindi, provando a riorganizzarsi ma il suo futuro appare estremamente incerto. Come noto, Twitter ha provato anche a mettersi in vendita ma al momento tutti i player potenzialmente interessati all’acquisto avrebbero fatto un passo indietro. Il social network, dunque, sembra che dovrà cavarsela da solo e per farlo deve riorganizzarsi globalmente anche se questo porterà a scelte infelici.
Una situazione che, ovviamente, non piace al mercato azionario dove la società continua a perdere capitalizzazione. Dallo scorso dicembre, le azioni di Twitter sono passate da 26 a 18 dollari. Nel frattempo, il social network sta valutando la vendita di Vine dopo averne annunciato la chiusura e sta provando a buttarsi in più settori diversi nel tentativo di tornare a crescere.