Twitter diventerà una serie tv

Abituati a monetizzare quanto più possibile ogni idea, due grossi studi di produzione hollywoodiani trasformeranno Twitter in una serie tv condita di personaggi famosi, cercando di entrare nelle loro vite a partire dai micromessaggi cinguettati
Twitter diventerà una serie tv
Abituati a monetizzare quanto più possibile ogni idea, due grossi studi di produzione hollywoodiani trasformeranno Twitter in una serie tv condita di personaggi famosi, cercando di entrare nelle loro vite a partire dai micromessaggi cinguettati

Nel mondo della rete e della partecipazione 2.0 (quella in cui chiunque può dare il proprio contributo tramite i feedback o le attività dei blog) ci hanno provato tutti: tutti ad un certo punto hanno creduto di poter realizzare qualcosa collettivamente. Solitamente un film.

Non fa dunque eccezione Twitter, il social network in grande ascesa, che dichiara adesso di essere pronto a realizzare una serie televisiva a partire dai milioni di tweet che passano attraverso i suoi server. Non si tratta però della solita sparata promozionale: la società ha preso accordi con la Reveille production e Brillstein Entertainment per realizzare tutti gli episodi (studios peraltro già responsabili di The Office, Ugly Betty, I Soprano ed altri successi).

Il concept è stato partorito dalla sceneggiatrice Amy Ephron e sarebbe tutto incentrato sull’espansione dei tweet di personaggi famosi. Ci sarebbe quindi un senso di partecipazione in come i micromessaggi da 140 caratteri sono trasformati in storie e portati sullo schermo con la pretesa di raccontare la vita delle celebrità. Gli Stati Uniti hanno abituato il mondo intero all’idolatria del loro star system, ma stavolta l’idea sembra a priori più debole del solito.

Si tratterebbe, nelle parole degli executive, di un esperimento mirato a portare immediatezza in TV, oltre che ovviamente a portare (e spunta la parola magica che tutti i predecessori hanno già pronunciato) «l’interattività» nel medium audiovisivo. «Twitter sta trasformando la maniera in cui le persone comunicano, specialmente il modo in cui le celebrità lo fanno con i propri fan» dice il direttore di Reveille, Howard T. Owens: «Una serie potrebbe liberare il potenziale di Twitter in televisione».

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