Twitter, il re del microblogging

Twitter, il re del microblogging

Non c’è dubbio: Twitter ha il monopolio del microblogging. Sempre più utenti si iscrivono al servizio, le liste dei follower si allungano sempre di più e i numeri di update crescono.

Come abbiamo spesso ripetuto in questa sede, Twitter è anche il servizio 2.0 che più di ogni altro genera quotidianamente servizi collaterali: anche in questo caso la lista continua ad allungarsi.

Partiamo innanzitutto con la segnalazione di una nuova piccola funzionalità: nel settaggio delle impostazioni per quanto riguarda i replie (Settings/Notices) si può scegliere di visualizzare anche le risposte di chi non seguiamo (all replies) oltre naturalmente a quelli dei nostri followers!

La nascita dell’uso della chiocciola per rispondere ad altri utenti nel microblogging non è una novità calata dall’alto ma è nata dall’uso creativo di qualche utente e, alla stessa maniera, la necessità di visualizzare le risposte di qualcuno che ci segue ma che noi non seguiamo si è manifestata nei vari feedback inviati alla redazione di Twitter.

Spesso i link “twittati” vengono accorciati con uno strumento detto TinyUrl, permettendo così all’utente di non occupare i 140 caratteri a sua disposizione con un solo link. Per chi ormai considera fashion lo strumento di microblogging per eccellenza, può rimanere nella sua struttura istituzionale anche per ridurre le dimensioni dei link: è nato infatti Tweetl. Attraverso una serie di comandi si possono taggare i propri link, vederne un’anteprima ed usare il link in piccole dimensioni anche sui propri strumenti di bookmarking!

Un simpatico strumento che vuole disincentivare l’uso di parolacce è Twittertale: ogni qualvolta sul server di Twitter passa una parolaccia scatta la pubblicazione automatica su questo sito con tanto di autore e link. Le parolacce segnalate sono solo quelle inglesi, ma ogni utente può essere cercato all’interno del sito e si possono ammirare le classifiche dei più grandi “maleducati” insieme alle parolacce maggiormente ripetute.

Sembra che la necessità di classificarsi e di posizionarsi sia una tra le più impellenti necessità per l’utente della rete: ed ecco che, come per la blogosfera, nascono le Twitter Stats, attraverso cui si ricavano grafici sull’uso di Twitter effettuato da ciascun utente (twits per ora, per giorno, per mese e numero di replies ricevuti).

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