Da almeno trenta minuti Twitter è giù. Tutti gli utenti se ne sono accorti quando si sono trovati di fronte la balena sorridente oppure il messaggio di problema tecnico quando si tenta di condividere un contenuto sul social network. Non riguarda soltanto noi: lo status che aggiorna costantemente il microblogging non fornisce al momento altre spiegazioni.
Che qualcosa sia andato storto lo si era notato già un paio di ore fa, verso le 15, quando Twitter era parecchio lento. Poi il blocco. La comunicazione ufficiale è la seguente:
Per alcuni utenti potrebbero verificarsi problemi di accesso. I nostri tecnici stanno lavorando per risolvere il problema.
In questo momento Twitter sembra riuscire a ripartire, ma non c’è ancora la comunicazione ufficiale del ripristino, che resta a trenta minuti fa e segue di dieci giorni l’ultimo down del sito.
Aggiornamento (17.42)
Twitter ancora non funziona. Dopo quella che sembrava essere una ripartenza immediata, il sito mostra segni di un sovraccarico decisamente rilevante. Difficile immaginare per quale ragione – qualcuno pensa al calciomercato, che in tutta Europa si chiude in queste ore – ma gli ingegneri stanno certamente lavorando, perché ad un certo punto anche lo status di Twitter ospitato su Tumblr è risultato inaccessibile. A riprova di come un certo flusso di utenti aveva già cercato spiegazioni e chiarimenti sulla pagina.
Ultimo aggiornamento: problema risolto (20.20)
Il sovraccarico di Twitter è stato risolto. Il nuovo status di Twitter segnala che il sito è stato pienamente ripristinato. Il problema è stato abbastanza eccezionale nella sua portata, perché ha riguardato l’utenza mondiale sia fissa che mobile:
Abbiamo sperimentato problemi intermittenti che hanno coinvolto gli utenti web e mobile, a livello mondiale, tra circa le 7:00 e 09:50 PST. Questo incidente è stato risolto. Ci scusiamo per gli utenti che sono stati colpiti, stiamo lavorando per garantire che problemi simili non si verifichino più.
Non sono fornite altre spiegazioni per questa scia intermittente di sovraccarichi.