Twitter annuncia a partire da oggi la disponibilità del pulsante “Follow” (“segui”) con cui consente ai gestori di qualsivoglia sito Web di integrare un pulsante con il quale catturare l’utente sul proprio profilo Twitter. Per ospitare il pulsante è sufficiente inserire un apposito script sulla propria pagina ed il risultato è il seguente:
Con un semplice click sul pulsante si aggiunge in questo caso il nostro account @webnewsit (se già non lo si è aggiunto) tra quelli seguiti su Twitter.
Il pulsante “Follow” è l’equivalente Twitter del “like” di Facebook poiché consente di diventare “fan” di un sito Web seguendone nel tempo gli aggiornamenti. Il click sul pulsante, insomma, trasforma Twitter in una sorta di feed reader che porta sulla propria bacheca tutti gli aggiornamenti dei siti e degli utenti che si ha interesse di seguire quotidianamente. Per i webmaster trattasi invece di una nuova opportunità per legare l’utenza ai propri contenuti, un modo per “catturare” l’utenza di passaggio e, al tempo stesso, un modo per favorire tanto la diffusione social del proprio sito quanto per migliorare il proprio posizionamento su Google (Twitter in tal senso potrebbe avere in prospettiva una sua specifica importanza).
Nel post di annuncio Twitter comunica che già 50 importanti siti Web sono parte della nuova iniziativa fin dalla prima ora: da AOL alla CBS, da Fox a El Pais, da Glamour a MTV, dall’Huffington Post al Wall Street Journal, fino a Justin Bieber, Britney Spears, Jennifer Lopez e Lady Gaga. Il pannello per la composizione del pulsante si presenta al momento con le seguenti opzioni:
Il pannello è disponibile fin da subito anche in lingua italiana e potrebbe consentire un rapido aumento degli utenti legati al proprio account. La conversione degli stessi e la fidelizzazione della community è invece qualcosa che va oltre il semplice click: è questione di contenuti e di linguaggio, di valore e di capacità comunicativa. Il pulsante, insomma, si configura certamente come un utile strumento, ma è soltanto un punto di partenza.
Non sembra peraltro un caso il fatto che, nel giorno in cui il “Segui” di Twitter prende forma, anche Google sia pronto a lanciare il proprio “+1”. Per molti versi i due esperimenti sono elementi complementari che vanno entrambi a sfidare uno specifico aspetto su cui Facebook ha costruito la propria popolarità. Facendo fronte comune, Google e Twitter tentano così di erodere in qualche modo il territorio nemico, ma al momento le armi sono spuntate: il “+1” ha ancor tutto da dimostrare e Twitter è un social network oggi fatto più di numeri e promesse che non di autentica sostanza “social”.