Twitter aveva promesso di voler condividere pubblicamente le sue future politiche per bloccare i fenomeni delle molestie e dell’hate speech ed il social network ha mantenuto la promessa. Il programma prevede una dozzina di modifiche che saranno rese progressivamente operative tra il 27 ottobre ed il 10 gennaio. Modifiche che toccheranno la gestione di varie tipologie di argomenti molto caldi come la nudità non consensuale, le molestie, il sistema di sospensione degli account e tanto altro.
Alcune misure prevedono il divieto assoluto di contenuti che glorificano o giustificano la violenza. Twitter sospenderà anche tutti gli account che promuovono la violenza. La prima modifica che sarà posta in essere arriverà il prossimo 27 ottobre e riguarderà l’ampliamento della definizione di “nudità non consensuale” per evitare che siano condivisi scatti non autorizzati o video effettuati attraverso telecamere nascoste. Inoltre, tutti gli account che condivideranno questi contenuti saranno immediatamente sospesi. Tutti i contenuti incriminati saranno, ovviamente, subito rimossi. Il social network vuole anche offrire maggiore trasparenza per quanto riguarda le misure di sospensione degli account. Una scelta che segue alla clamorosa sospensione dell’account della nota attrice Rose McGowan che aveva rivelato dettagli sullo scandalo “Harvey Weinstein”.
Twitter ha fatto sapere che l’account è stato sospeso perché l’attrice aveva violato una delle regole più vecchie del social network. L’attrice, infatti, all’interno di uno dei suoi tweet aveva condiviso anche un numero di telefono.
Per evitare situazioni analoghe, Twitter promette una maggiore rapidità nel rispondere alle segnalazioni degli utenti e spiegherà meglio come funzionano le regole della piattaforma, fornendo maggiori dettagli sul perché si arriva alla sospensione di un account.
Twitter promette, inoltre, maggiore trasparenza sui progressi che saranno condivisi con gli utenti. Inoltre, il social network si impegna a lavorare duramente per risolvere queste problematiche anche se ci vorrà tempo.
Promesse, dunque, davvero interessanti con l’auspicio che effettivamente si arrivi a risolvere in buona parte i fenomeni dell’hate speech e delle molestie. Nel corso degli ultimi mesi, infatti, Twitter è stato più volte sotto accusa proprio per la sua incapacità di gestire queste problematiche.