Sono molti gli utenti di Twitter che chiedono a gran voce, ormai da tanto tempo, un pulsante per la modifica dei tweet. Non è raro, infatti, di “cinguettare” qualcosa e accorgersi soltanto dopo di un refuso. Le opzioni sono due: lasciare il tweet così com’è, oppure rimuoverlo e scriverlo daccapo (rinunciando ai vari like e retweet ottenuti nel frattempo). Tuttavia Jack Dorsey, CEO della società, ha affermato che una funzione del genere “probabilmente non la faranno mai”.
Dorsey stesso ha cambiato più volte idea in merito alla questione: nel 2016 aveva affermato che “una funzione di modifica è sicuramente necessaria”, spiegando come potrebbe essere integrata. Ma in un recente Q&A ha detto che la porta si è chiusa su tale concetto, almeno per ora.
Ha parlato delle origini di Twitter e di come il servizio sia nato per essere simile agli SMS, motivo per cui l’azienda ha rifiutato di includere un’opzione di modifica sin dall’inizio. Dorsey ha spiegato:
Quando invii un messaggio, non puoi tornarci su. Volevamo preservare quell’atmosfera, quella sensazione.
Questo non è del tutto vero dal momento che gli utenti hanno la possibilità di eliminare i tweet, ma l’idea di Twitter è stata sempre questa. È però vero che la diffusione della disinformazione è un problema già abbastanza grande su piattaforme come Twitter o Facebook, e un pulsante di modifica amplificherebbe ulteriormente le notizie fake. Dorsey ha così aggiunto:
Potresti pubblicare un tweet e qualcuno potrebbe retwittarlo. Poi un’ora dopo avresti la possibilità di cambiare completamente il contenuto di quel tweet. La persona che ha retwittato il cinguettio originale, quindi, ora sta ritwittando e rendendo virale qualcosa di completamente diverso.