Le classifiche del 2010 non riguardano più soltanto i motori di ricerca, ma pure i social network. È il caso di Twitter, che ha appena pubblicato la lista dei trend del 2010 secondo i 25 miliardi di tweet postati lungo questo anno.
Se Google o Yahoo utilizzano i termini chiave delle ricerche, Twitter ovviamente utilizza una serie di dati completamenti diversi, ma non meno interessanti. Sono i cosiddetti Twitter Trends, le tendenze alle quali si arriva analiticamente partendo dalle discussioni sul Web. Non è quindi ciò che si cerca, bensì ciò di cui si parla a creare la lista.
Il meccanismo è stato al centro anche di alcune polemiche dopo che si era scoperto come Wikileaks non fosse sempre catturato dalla ricerca sul microblog: un fenomeno per il quale la compagnia ha fornito delle spiegazioni sorprendenti. Infatti, Justin Biber, preso a modello di paragone, è spesso più citato di Julian Assange.
Un dato di fatto anche la classifica ufficiale dei top trend 2010:
- Marea nera del Golfo;
- FIFA World Cup;
- Inception;
- terremoto di Haiti;
- Vuvuzela;
- Apple iPad;
- Google Android;
- Justin Bieber;
- Harry Potter;
- Polpo Paul;
Elenco abbastanza simile a quello dei motori di ricerca, ma più popolarmente caratterizzato da film, personaggi e tormentoni.
Il sito ha curato una pagina speciale davvero eccezionale per questi trend. In particolare, la sezione “Who’s new?”, dove alcuni dei più importanti nuovi account (dei cento milioni acquisiti quest’anno) sono riprodotti sui rami di un grande albero.
Year in Review è invece la pagina generale delle statistiche, dove oltre ai top elencati si possono vedere le classifiche degli eventi, dei personaggi, dello sport, e gli hashtag, cioè i termini anticipati dal segno # per essere intercettati e re-tweettati.