Twitter nelle mani di un'elìte

L'1% degli utenti di Twitter porta sul social network il 50% dei tweet: ne esce una comunicazione fortemente concentrata nelle mani di pochi.
Twitter nelle mani di un'elìte
L'1% degli utenti di Twitter porta sul social network il 50% dei tweet: ne esce una comunicazione fortemente concentrata nelle mani di pochi.

Twitter, il grande successo. Twitter, il fenomeno. Twitter, sulla bocca di tutti. Eppure Twitter sembra essere per molti versi una bolla piena d’aria che inizia a far preoccupare chi troppo ha creduto nei cinguettii dorati della grande start-up. Numeri alla mano, è questa oggigiorno la realtà del social network.

Un dato su tutti descrive al meglio quel che Twitter è realmente ad oggi: un social network nel quale il 50% dei messaggi è caricato dall’1% degli utenti. Nelle mani di appena 20 mila account sarebbe vi sarebbe quindi metà del destino del gruppo, il quale ancora non sarebbe riuscito a maturare dinamiche tali da estendere e differenziare i meccanismi interni di comunicazione propri del network. Eccessiva concentrazione e scarsa monetizzazione: su questi due assiomi si erge la fragilità di Twitter e del suo sistema a 140 caratteri, il quale (numeri alla mano) si dimostra molto meno “sociale” di quanto non lo sia ad esempio Facebook.

La ricerca “Who Says What to Whom on Twitter” è stata organizzata da Yahoo ed evidenzia quanto tutta l’influenza di Twitter sia concentrata nelle mani di una piccola elìte fatta di VIP e di blogger, di giornalisti e di entità particolari che sul network sono riusciti ad attrarre quell’utenza mainstream a cui il social network deve gran parte della propria presenza nelle cronache quotidiane. Ma se Twitter vuol sopravvivere, dovrà andare ben oltre la situazione attuale: dovrà anzitutto fornire ai tweet un’utenza che ascolta, dovrà differenziare la community e dovrà trovare il modo di spremere moneta dal flusso di messaggi che fluiscono ogni giorno (circa 140 milioni ogni 24 ore).

I flussi di comunicazione su Twitter

I flussi di comunicazione su Twitter

«Le celebrità seguono le celebrità, i media seguono i media e i blogger seguono i blogger». All’interno di ognuna di queste community vi sono pochi grandi nomi ed una massa che si configura attorno ad una comunicazione di tipo 1-molti. Ma su questa base Twitter non potrà durare troppo prima di essere costretta a far fronte alle proprie responsabilità: il mercato giudica in moneta.

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