Twitter testa uno strumento contro il bullismo

Twitter ha iniziato a testare un nuovo strumento contro il bullismo che prova ad intervenire direttamente alla fonte, prima che il commento venga inviato.
Twitter testa uno strumento contro il bullismo
Twitter ha iniziato a testare un nuovo strumento contro il bullismo che prova ad intervenire direttamente alla fonte, prima che il commento venga inviato.

Twitter è in procinto di fare un altro passo in avanti nella lotta al bullismo e all’odio online. È appena partito in fase di test un nuovo strumento che prova ad agire alla fonte, il bullo o leone da tastiera che dir si voglia, prima che il commento carico di odio o comunque potenzialmente dannoso venga inviato.

Già da tempo il social network di Jack Dorsey mette a disposizione degli utenti qualche strumento per contenere o limitare l’odio sulla piattaforma, dalle parole da silenziare al blocco degli account molesti, passando per la possibilità di segnalare a Twitter gli account dei cosiddetti haters o leoni da tastiera che dir si voglia.

Questi, però, sono strumenti che intervengono quando il danno è già stato fatto. E se si riuscisse ad intervenire alla fonte, prima che il commento carico di odio venga inviato? È quello che si sono chiesti in casa Twitter. La soluzione, ora in fase di test, è uno strumento di moderazione che avviserà gli utenti prima dell’invio di commenti e risposte sulla piattaforma che contengono un linguaggio potenzialmente dannoso.

Instagram ha introdotto da tempo qualcosa di molto simile: se un utente inserisce nella didascalia di una foto o un video una serie di insulti o parolacce, Instagram avvisa quell’utente che quelle parole “sono simili ad altre che sono state segnalate“, con l’invio quindi ad utilizzare termini più puliti.

L’approccio di Twitter sembra lo stesso: un pop-up avviserà l’utente della presenza di parole potenzialmente “dannose” nel commento che sta per inviare e gli darà la possibilità di rivedere quel tweet e di usare un linguaggio diverso.

Cosa intende Twitter per parole potenzialmente dannose? Difficile dirlo. Il social network non ha fornito un elenco né ulteriori dettagli, ma ha precisato che il nuovo strumento è in fase di test con un gruppo limitato di utenti di iOS e al momento non è chiaro se e quando la novità sarà estesa a tutti gli utenti di Twitter.

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