Erano circa le 18.30 di ieri quando Twitter, il noto sito di microblogging, è andato offline inspiegabilmente lasciando a secco di tweet i suoi più fedeli utenti. Secondo le ricostruzioni, al momento del black-out il portale era irraggiungibile sia dal Web che tramite app, mentre funzionava regolarmente da mobile. La situazione è durata fino alle 19.20 e ha messo in difficoltà quanti sono soliti usare proprio Twitter in occasione di eventi simili che colpiscono altri social network.
Il crollo di Twitter ha coinvolto numerose aree del mondo, compresi gli USA dove il sito, pur raggiungibile, funzionava a tratti, con evidenti rallentamenti ed evidenti difficoltà a caricare le pagine.
Dopo quasi un’ora i tecnici sono riusciti a ripristinarne il funzionamento, spiegando con un tweet che il problema era stato risolto e che le operazioni di funzionamento stavano riprendendo, senza però aggiungere alcun dettagli riguardo la natura del blocco e le cause che hanno portato al black-out.
Nella giornata di oggi, però, Twitter ha smentito alcune voci circolanti sul Web che volevano il sito vittima di un attacco hacker di tipo DDoS, come invece rivendicato da un gruppo chiamato UGNazi ma sul quale c’erano stati fino da subito diversi dubbi proprio riguardo la veridicità della rivendicazione.
I responsabili del sito di microblogging hanno spiegato invece che si è trattato di un bug CSS in uno dei componenti dell’infrastruttura, un problema che ha causato una sorta di “effetto a cascata” paralizzando le attività del servizio su vasta scala.