Dal mese di aprile, Twitter ha ampliato la sua piattaforma pubblicitaria portando anche sui dispositivi mobile (iOS, Android e BlackBerry) i Promoted Tweets, con i quali gli inserzionisti possono promuovere i loro prodotti anche su smartphone. L’azienda di San Francisco ha ora comunicato che la percentuale maggiore dei profitti proviene dal mobile advertising. Gli utenti mobile sarebbero insomma più propensi a cliccare sui link sponsorizzati rispetto alla media registrata sul Web.
Twitter è riuscita finora a ricavare profitti dalla pubblicità in un mercato dove i diretti concorrenti (Facebook e Google in primis) non hanno ancora trovato la giusta soluzione. Il successo del mobile advertising, ottenuto in meno di tre mesi, è dimostrato dai risultati positivi di una campagna di marketing avviata dalla catena di ristoranti P.F. Chang, in occasione del Capodanno cinese. L’azienda ha speso 25.000 dollari per una serie di tweet pubblicitari con i quali veniva offerto un pranzo in regalo agli utenti. Solo nei primi quattro giorni, P.F. Chang ha ricevuto oltre un milione di click, il 70% dei quali provenienti da dispositivi mobile.
Twitter dichiara che il business funziona perché un’azienda può facilmente convertire un tweet in un messaggio pubblicitario; inoltre, il formato è identico a quello presente sul desktop e gli inserzionisti pagano la stessa somma indipendentemente dalla piattaforma. Il 60% dei 140 milioni di utenti mensili del social network accede da smartphone e ciò spiega perché i profitti sono più alti rispetto alla versione web Twitter.com. L’azienda non ha comunicato la somma guadagnata finora con i Promoted Tweets, ma eMarketer stima profitti complessivi per circa 260 milioni di dollari entro la fine dell’anno.
Per Facebook, invece, le previsioni non sono così rosee. Nonostante oltre la metà degli utenti acceda al social network tramite smartphone, il team di Mark Zuckerberg non ha ad oggi ancora trovato la chiave per aprire la porta del mobile advertising.