Twitter ha avviato una nuova sperimentazione relativa all’interfaccia della propria homepage: un piccolo maquillage, ma significativo. Lo si può interpretare come un nuovo mescolamento delle carte alla disperata ricerca della svolta, oppure un mirato intervento finalizzato a meglio presentare i contenuti della community: dipende se si vuol guardare il bicchiere mezzo pieno o quello mezzo vuoto, fermo restando il fatto che il bicchiere rimane sempre lo stesso.
Twitter galleggia: raccoglie una clamorosa copertura mediatica come grande fenomeno rivoluzionario degli ultimi anni, ma dopo l’esplosione iniziale non ha saputo crescere ulteriormente ed è rimasto in qualche modo soffocato dall’ingombrante presenza di Facebook. A differenza della controparte ha arrestato la propria crescita ed in un paese come l’Italia è ad esempio pressoché ininfluente in quanto a numeri e presenza. La nuova homepage ha però un obiettivo chiaro: presentare Twitter anche ai più diffidenti, stimolandone l’iscrizione e proponendo i contenuti come valore vero e vivo del network.
Questa la nuova homepage, la cui ufficializzazione è già avvenuta ma la cui comparsa effettiva ancora latita (nel momento in cui si pubblica la homepage ufficiale è ancora immutata):
I contenuti sono al centro della nuova interfaccia. Esplicita il team tramite il blog ufficiale: «La homepage di Twitter è un cantiere aperto. Oggi stiamo testando un nuovo design che mostrerà più informazioni provenienti dal flusso di Twitter. […] Con il nuovo design abbiamo intenzionalmente portato i contenuti sulla homepage per svelare un esempio di chi vi sia qui, chi stia twittando e quali grossi argomenti vengano discussi». Un apposito algoritmo è deputato alla scelta dei tweet di maggior rilievo, i quali vengono aggiornati in rapida sequenza stuzzicando così la curiosità per tutto quel che si nasconde all’interno del social network (il cui accesso avviene previa iscrizione).
Il bicchiere è mezzo pieno, dunque, poichè Twitter reagisce alla difficoltà stimolando nuovi utenti con una saggia scelta strategica e tentando con un maquillage grafico di portare nel sistema nuova utenza. Il bicchiere è mezzo vuoto, però, poiché la modifica pone in evidenza un sentore nuovo di difficoltà: occorre stimolare gli utenti alla registrazione poichè, presumibilmente, l’hype attorno al brand non basta più.