Twitter, un po’ come Instagram, è un social in cui più follower si hanno, più la propria immagine conta. Ecco perché, per molti, diventa una vera e propria ossessione guadagnare utenti che li seguano. Per avere successo su Twitter è necessario in primis scegliere il nome utente giusto, che riesca a contraddistinguere una persona.
Prima di iscriversi e prendere confidenza con il social network, è importante allora prendersi un attimo di tempo per riflettere bene sul nickname da utilizzare. Di seguito è possibile trovare qualche piccolo consiglio su come scegliere un nome utente di successo su Twitter.
Suggerimenti per il nome utente ideale su Twitter
- Usare la fantasia
- Scegliere un nome utente corto
- Nome reale o no?
- Evitare l’underscore
- Non usare prefissi o suffissi
Usare la fantasia (↑)
Per scegliere il giusto nome utente su Twitter è importante usare la fantasia, non si dovrebbe impostare il primo che viene in mente. Per esempio si potrebbe selezionare un nomignolo rappresentativo, il soprannome dato dagli amici, un nickname inventato. È sconsigliato scegliere un nome utente tratto da personaggi di film, libri, fumetti e serie TV, perché la piattaforma ne è piena e si rischierebbe soltanto di essere l’ultima ruota del carro. Non andrebbe a distinguere l’utente, insomma. Nel caso si volesse scegliere un username già esistente, si potrebbe pensare a una breve citazione o alla fusione di due nomi piuttosto, che sono già una rarità. Bisogna essere creativi.
Scegliere un nome utente corto (↑)
Una delle regole più importanti per avere un nome utente di successo su Twitter è sceglierne uno corto. Il social impone un limite massimo di 15 caratteri di lunghezza, ma più breve e più probabilità ci sono si ricordi meglio. Insomma, il consiglio è di utilizzarne circa la metà: un nickname composto da 7 o 8 caratteri potrebbe essere l’ideale.
Nome reale o no? (↑)
Nessuno vieta di usare il proprio nome sulla piattaforma. È bene tuttavia precisare che si tratta di un social network con un vastissimo bacino di utenti, quindi coloro che sono più attenti alla privacy potrebbero preferire l’omissione del cognome. A questo punto, il suggerimento è di optare per un’abbreviazione, in modo tale da mantenere il proprio nome rendendolo coinciso e comunque generico. Anche perché molte persone hanno nomi lunghi, come Alessandro o Gian Maria, quindi un piccolo taglio potrebbe essere l’ideale.
Evitare l’underscore (↑)
L’underscore, ovvero il trattino basso, è l’unico carattere speciale ammesso per i nomi utente di Twitter. Tuttavia, le persone potrebbero far fatica ad associare a un determinato profilo chi lo usa: in pratica è più difficile da ricordare.
Non usare prefissi o suffissi (↑)
I prefissi o i suffissi non portano benefici, anzi. Non fanno che confondere le idee e talvolta infastidiscono l’utenza. Di recente, per esempio, su Twitter andava di moda il prefisso TheReal, così una vagonata di utenti erano omologati e non si distinguevano l’uno dall’altro.
Chiaramente non basta questo per avere successo su Twitter, è infatti importante dedicare tempo ai cinguettii e capire bene come funziona il social, ma senz’altro potrebbe contribuire ad acquisire fama.