Un recentissimo post, pubblicato da uno dei progettisti di Twitter, ha sparso il panico tra gli sviluppatori di applicazioni desktop e di servizi online in grado di aggiungere funzionalità innovative rispetto all’interfaccia base di Twitter.
Il tweet pubblicato da Alex Payne non lascia molto spazio ai dubbi:
Se aveste a disposizione alcune delle raffinate funzionalità di cui dispone chi lavora per Twitter, probabilmente non vorreste usare applicazioni desktop. (Presto sarà così).
Vista la fonte autorevole e la dichiarazione di imminenza dei cambiamenti che riguarderanno Twitter, pare normale che si sia subito destata l’attenzione degli sviluppatori che, ormai da anni, realizzano applicazioni che sfruttano l’infrastruttura e le API di Twitter.
Si tratta, come suggerisce l’autorevole blog TechCrunch, sia di innovazioni che andranno ad arricchire le funzionalità della versione Web di Twitter, rimasta sostanzialmente invariata dalla nascita del servizio a oggi, sia di vere e proprie applicazioni proprietarie.
Il pur controverso Buzz di Google, che, per esempio, risulta già perfettamente integrato con Google Maps Mobile e con i vari client per telefonino realizzati da Google, potrebbe aver stimolato gli sviluppatori di Twitter a pensare che qualche applicazione autoprodotta potrebbe diventare uno dei cardini su cui basare la strategia di ritorno economico dell’azienda.
Ancora nessun indiscrezione sulle modalità di questo cambiamento, anche se in molti sperano che si riesca a conciliare l’inserimento di nuove caratteristiche con l’estrema semplicità di utilizzo di Twitter, uno dei motivi della sua esplosione.