I fasti di Periscope sono ormai un ricordo lontano. L’app di video streaming per iOS e Android fu acquisita da Twitter nel 2015 ancora prima del suo lancio ufficiale, ma dopo un primo boom iniziale il servizio ha fatto fatica ad imporsi, forse anche a causa dello scarso impegno di Twitter a renderla più indipendente e al passo con la concorrenza.
Oggi, a cinque anni di distanza, Twitter ne ha annunciato la morte. A partire dal prossimo marzo Periscope cesserà di esistere. Il social network dei 140 caratteri ha annunciato oggi l’addio, spiegando che il motivo alla base della decisione di staccare per sempre la spina a Periscope va ricercato nel calo dell’utilizzo da parte degli utenti e i costi in crescita per mantenere attiva l’app.
Lasciarlo allo stato attuale non sta rendendo giustizia alla comunità odierna e passata di Periscope né a quella di Twitter. Crediamo ancora nel potere dei live video per risolvere i problemi di oggi, motivo per cui abbiamo portato quasi tutte le caratteristiche principali di Periscope in Twitter.
Twitter, di fatto, ha acquisito Periscope e l’ha lasciato morire, trasferendo l’idea alla base del servizio nel proprio social network. Un vero e proprio modus operandi di Twitter, messo in atto anche con Vine, acquisita da Twitter nel 2012 e chiusa definitivamente quattro anni dopo, nel 2016, per motivi simili: calo nell’utilizzo e funzioni simili a quelle adottate da Twitter.
La chiusura di Periscope, assicurano da Twitter, non porterà ad alcun licenziamento. E questa, in un momento di difficoltà globale, è senza dubbio un’ottima notizia.