Typosquatting, il primo bersaglio sono i minori

Secondo un report di McAfee sarebbero i siti frequentati dai minori quelli a cui più fa riferimento chi registra domini per sfruttare i più comuni errori di battitura degli utenti nel digitare l'indirizzo. Spesso, poi, la truffa passa per il porno
Typosquatting, il primo bersaglio sono i minori
Secondo un report di McAfee sarebbero i siti frequentati dai minori quelli a cui più fa riferimento chi registra domini per sfruttare i più comuni errori di battitura degli utenti nel digitare l'indirizzo. Spesso, poi, la truffa passa per il porno

Un nuovo studio McAfee riporta lo stato del typo-squatting, la pratica di registrare domini leggermente diversi dai corrispettivi noti e sfruttare i frequenti errori di battitura degli utenti: tra i più falsificati ci sarebbero quelli per bambini.

Ben 60 siti tra i più imitati sarebbero disegnati pensando ai minori: il fenomeno sfrutta stratagemmi attraverso i quali beneficiare dei più comuni errori di battitura per fare soldi attraverso il click-through, cioè con circuiti di pubblicità contestuale. Dal report McAfee risulta che tra i siti più sfruttati (e quindi tra quelli digitando i quali è più facile commettere un errore) ci sono destinazioni come webkinz.com, clubpenguin.com e neopets.com.

Non sorprende inoltre il fatto che degli oltre 127,000 siti identificati nell’aura del typosquatting ben 46,000 contengano materiale pornografico, cosa particolarmente vera tra quelli che fanno riferimento a siti frequentati dai minori. Seguono i siti di videogiochi, le linee aeree, i media mainstream, siti per appuntamenti e infine i siti web 2.0.

Certo non è un problema nuovo il typo-squatting, ma stando a McAfee sarebbe aumentato del 20% nel 2005 e di un altro 25% nel 2006, fino a far sì che almeno 2,000 domini al giorno siano ad esempio registrati utilizzando parole che sono marchi di fabbrica Microsoft. A dimostrazione di quanto sia vero il risultato del report McAfee, arriva poi la statistica (verificabile anche empiricamente) per la quale chi sbaglia a scrivere un indirizzo ha una possibilità su quattro di finire preda del cyber-squatting.

«Il typo-squatting dimostra come ancora in grandi porzioni della rete domini una mentalità da Far West» ha dichiarato Jeff Green a PcWorld, vicepresidente della sezione Product Development di McAfee.

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