Uber porta in Italia il suo servizio di bike-sharing JUMP e sceglie come prima città Roma. Grazie a questa importante novità, tutti i cittadini della Capitale potranno disporre di un servizio di bike-sharing elettrico a pedalata assistita che consentirà di muoversi più agilmente all’interno del caotico traffico urbano. Uber metterà a disposizione sin da subito 700 e-bike con l’obiettivo di portarle a 2.800 in poche settimane. In questo modo, il servizio di bike-sharing JUMP riuscirà a coprire in maniera capillare una superficie pari a 57 km quadrati, che ricomprende oltre alle zone del centro storico anche zone più esterne come Eur, quartiere Coppedè, Monteverde Nuovo e Fleming.
Le biciclette elettriche a pedalata assistita saranno dotate di tecnologia “lock to” integrata e di un sistema GPS. Queste caratteristiche assicurano una guida più responsabile da parte degli utenti e una maggiore sicurezza di parcheggio, unita alla pedalata assistita che aumenta progressivamente la velocità sino a 25 Km/h.
JUMP, come funziona
Utilizzare questo servizio di bike-sharing è davvero molto semplice. Cuore del servizio è sempre l’applicazione Uber attraverso la quale si possono trovare e sbloccare le e-bike JUMP. Gli utenti dovranno seleziona “Bici” fra le opzioni di prenotazione dell’app Uber. Successivamente, appariranno le biciclette JUMP disponibili intorno alla propria posizione che potranno essere prenotate. Attraverso la scansione del QR code sarà possibile sbloccare la bicicletta. Il costo dell’utilizzo è di 0,20 euro al minuto più 0,5 euro di sblocco. Il timer parte quando si prenota la bici dall’app. E’ possibile “mettere in pausa” una bici per un massimo di 60 minuti. Concludere la corsa fuori dall’area di copertura comporterà l’applicazione di un costo aggiuntivo di 25 euro.
JUMP nasce nel 2017 negli Stati Uniti. Nel 2018, Uber ha acquisito JUMP al fine di ampliare le tipologie di trasporto all’interno della sua applicazione e rendere ancora più semplice girare la città senza usare il proprio veicolo. Le biciclette a pedalata assistita JUMP sono disponibili in oltre 13 città degli Stati Uniti; in alcune località è inoltre presente anche il servizio di monopattini. In Europa sono 8 le città ad oggi in cui è operativo il servizio JUMP.
Virginia Raggi, la Sindaca di Roma, sul debutto di questo nuovo servizio, dichiara:
Roma è stata scelta come prima città in Italia per l’avvio del servizio di uno dei maggiori operatori di sharing al mondo. Da oggi 700 bici a pedalata assistita, che diventeranno più di 2.800 in poche settimane, sono a disposizione di tutti, con uno sguardo attento alla mobilità sostenibile e al turismo. Un servizio di bike-sharing moderno che va di pari passo con il rispetto del decoro urbano e la sicurezza dei mezzi. La geolocalizzazione, infatti, permetterà di monitorare le bici in tempo reale.
Michele Biggi, JUMP general manager Southwestern Europe, si è espresso in questo modo sul debutto del servizio di bike-sharing a Roma:
Con il lancio di JUMP a Roma ci proponiamo di fornire un servizio ai cittadini che cercano un’alternativa al proprio mezzo di trasporto o che non ne possiedono uno. Il nostro obiettivo è quello di essere un partner di lungo periodo per Roma, l’Italia, sia a livello nazionale che locale. Il lancio di oggi è l’inizio di un percorso che ci porterà a costruire città più smart, lavorando insieme a tutti coloro che contribuiscono a definire la mobilità. Il bike-sharing è un sistema conveniente ed eco friendly, per questo crediamo che JUMP possa essere una valida risposta alle esigenze dei residenti, aiutandoli ad affrontare, in modo pratico e accessibile il traffico di tutti i giorni, tipico della grande città.
L’Assessore alla Città in Movimento di Roma, Pietro Calabrese, ha dichiarato:
Con il nuovo servizio di bike-sharing a pedalata assistita rispondiamo all’esigenza di tanti cittadini che ci chiedono un’alternativa all’auto privata. E lo facciamo con un servizio all’avanguardia. Un altro passo in avanti per rendere la nostra città più accessibile e sostenibile.