Mentre in Italia si continua a discutere di Uber in relazione al possibile blocco del servizio su tutto il territorio nazionale (scongiurato giusto in tempo per Pasqua), oltreoceano il colosso del ride sharing introduce nuove funzionalità all’interno della sua applicazione. Quella annunciata nel fine settimana punta a garantire una migliore tutela della privacy per i passeggeri.
Si tratta di una caratteristica che permette di nascondere l’indirizzo di partenza e quello di destinazione, rendendoli così non consultabili da parte del conducente. Per farlo è sufficiente specificare un incrocio tra due vie nei pressi della propria abitazione, digitandone il nome oppure selezionandolo direttamente sulla mappa. Una feature che, stando a quanto dichiara Uber sulle pagine del proprio blog ufficiale, è stata pensata per rispondere a un’esigenza ben precisa manifestata dagli utenti. Questa modalità non compromette in alcun modo l’esperienza di viaggio e, per i più attenti alla gestione dei dati personali, rappresenta un livello di sicurezza aggiuntivo. Attiva al momento negli Stati Uniti, potrebbe presto arrivare anche in altri paesi, compreso il nostro.
Ancora, un’ennesima funzionalità integrata da Uber, sempre a tutela della privacy, è quella che permette sia al conducente che al passeggero di mantenere privato il proprio numero di telefono. In questo modo, le due parti possono comunque entrare in contatto tramite l’applicazione, evitando però qualsiasi possibile rischio di abusi. Anche nel caso di lamentele inviate da parte degli utenti, la società garantisce il pieno anonimato.