Il foglio 83 del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci descrive un velivolo chiamato vite aerea, in grado di eseguire un decollo verticale grazie all’attrito generato con l’aria da un’enorme elica rivolta verso l’alto. Era la fine del XV secolo. Oltre 600 anni dopo un concept simile è preso in considerazione da Uber, nel tentativo di immaginare un nuovo modello di mobilità applicata all’ambito urbano.
Il gruppo non solo ha intenzione di impiegare veicoli a guida autonoma all’interno della propria flotta, ma pensa anche ad elicotteri e a piccoli aerei VTOL (Vertical Take Off and Land), per spostarsi in città senza dover fare i conti con la congestione del traffico. A parlarne è il Chief Product Officer dell’azienda, Jeff Holden, in occasione della conferenza The Nantucket Project organizzata nei giorni scorsi da Recode. Stando alla sua previsione, una soluzione di questo tipo potrebbe essere offerta ai clienti commerciali entro un decennio. Il video in streaming di seguito, utile per capirne il funzionamento, mostra un concept realizzato dall’agenzia statunitense DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency).
Un giorno potremo offrire ai nostri clienti un gran numero di opzioni per muoversi. Poterlo fare sfruttando le tre dimensioni è una cosa alla quale stiamo pensando.
Il principale vantaggio nell’impiego di un velivolo di questo tipo è rappresentato dalla sua capacità di decollare e atterrare in poco spazio, senza richiedere una pista, in modo paragonabile a quanto fa un drone. Per vedere mezzi simili spostarsi nel cielo sarà però innanzitutto necessaria una rivoluzione normativa, per gestire e regolare il traffico aereo in ambito urbano, assicurando la massima sicurezza possibile alla collettività.
Oltre all’agenzia DARPA con il suo concept X-Plane, anche Airbus sta progettando un aereo VTOL chiamato A3. Lo stesso stanno facendo gli ingegneri Tesla, come confermato nel mese di febbraio da Elon Musk.