Ubuntu 12.10, dubbi sull'integrazione di Amazon

Dopo le critiche ricevute dagli utenti, Mark Shuttleworth difende la scelta di integrare Amazon tra i risultati delle ricerche effettuate su Ubuntu 12.10
Ubuntu 12.10, dubbi sull'integrazione di Amazon
Dopo le critiche ricevute dagli utenti, Mark Shuttleworth difende la scelta di integrare Amazon tra i risultati delle ricerche effettuate su Ubuntu 12.10

Ubuntu 12.10 integrerà Amazon tra i risultati delle ricerche effettuate attraverso la Unity Dash. Come è noto, la prossima versione della distribuzione Linux porterà all’interno del desktop molte applicazioni web, tra cui appunto quella dello store di Seattle. La community di Ubuntu ritiene che ciò possa innescare la diffusione di adware nel sistema operativo. Con un post pubblicato sul suo blog, Mark Shuttleworth nega questa accusa, spiegando il motivo della sua scelta.

La Dash, una delle principali feature di Unity, permette di effettuare la ricerca delle informazioni in locale (applicazioni recenti, file, segnalibri, ecc.) o in remoto, mediante una o più Lenses. Come sottolinea il CEO di Canonical, la Home Lens è stata sviluppata “per trovare ogni cosa in ogni posto” e per questa ragione ritiene corretta la scelta di integrare Amazon tra i risultati delle ricerche. Gli utenti vedranno i prodotti consigliati (correlati al termine della ricerca) in un box denominato “More Suggestions”.

Ubuntu 12.10 - Amazon

Ubuntu 12.10 e Amazon

I suggerimenti provenienti dal sito di e-commerce permetteranno agli utenti di trovare ed eventualmente acquistare contenuti disponibili online. In Ubuntu 12.10 verranno integrate altre applicazioni web, ma solo Amazon comparirà tra i risultati delle ricerche. Olli Ries, Director of Technology di Canonical, ha chiarito il perché di questa decisione:

Per alcuni di questi contenuti, se un utente clicca sull’oggetto e lo compra, genererà entrate di affiliazione che possiamo investire nel progetto. Queste entrate sono un buon metodo per aiutarci a continuare ad investire nella maturazione e nella crescita di Ubuntu.

In pratica, per ogni acquisto effettuato su Amazon, una piccola percentuale della somma viene versata nelle casse di Canonical. Shuttleworth spiega che i risultati non sono né banner né spyware, ma solo una funzionalità che migliora l’esperienza d’uso con Ubuntu. Alcuni utenti hanno chiesto di non includere la ricerca remota nella Home Lens. Anche se la feature Shopping può essere rimossa disinstallando il package (sudo apt-get remove unity-lens-shopping), sarebbe stato meglio distribuirla in modalità opt-in. Shuttleworth garantisce comunque il rispetto della privacy: nessuna informazione verrà inviata ai server Amazon.

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