Nello stesse ore in cui Microsoft ha rilasciato Windows 8.1, Canonical ha annunciato la disponibilità di Ubuntu 13.10 Saucy Salamander, la prima edizione del sistema operativo che può essere installata su smartphone (Google Nexus e Nexus 4), sebbene il supporto sia ancora limitato. L’unica novità di rilievo inclusa nella versione desktop è Smart Scopes, una funzionalità che permette di cercare contenuti anche su Internet, oltre che in locale.
Ubuntu 13.10 è dunque la prima release cross-platform che pone le basi per la convergenza tra diversi dispositivi. La distribuzione è stata testata su numerosi smartphone e tablet, ma Canonical garantisce la piena compatibilità solo su Google Nexus (maguro) e Nexus 4 (mako) con firmware takju o yakju e occam, per i quali fornisce una guida all’installazione. Con Ubuntu 14.04, previsto per aprile 2014, verrà migliorato il supporto mobile e arriveranno sul mercato i primi Ubuntu Phone.
Ubuntu 13.10 è solo il punto di partenza, dato che non integra tutte le funzionalità annunciate. Ad esempio, non è possibile eseguire l’ambiente desktop quando lo smartphone è collegato ad un monitor via HDMI e ad una tastiera Bluetooth. Sono comunque presenti alcune app mobile (browser, calendar, clock, weather e calculator), mentre per gli sviluppatori è disponibile un SDK che permette di realizzare applicazioni in codice nativo o in HTML5. A causa di problemi tecnici, nella versione desktop è assente il nuovo display server Mir, che sostituirà X Window System. Bisognerà quindi attendere la prossima release.
Sul fronte desktop, la distribuzione Linux include le nuove versioni di Firefox e LbreOffice, ottimizzazioni nell’uso di memoria, GPU e batteria. Smart Scope (nota in precedenza come Lenses) è invece la funzionalità integrata nella Unity Dash che permette di combinare le ricerche offline (file, applicazioni e contenuti multimediali) con le ricerche online. Quando l’utente digita una query nella Dash, Ubuntu invia la richiesta ai server di Canonical. Verranno così mostrati i risultati più rilevanti correlati al termine cercato e provenienti da varie fonti, tra cui Wikipedia, Amazon, Google News, Flickr e Reddit. È comunque possibile filtrare le fonti e disattivare la funzionalità nelle impostazioni della privacy.