Se Android ed iOS rappresentano le certezze del presente, in futuro nuovi nomi potrebbero solcare la scena del mondo mobile: se Windows 8 è già stato annunciato da tempo come possibile ulteriore candidato nella scena tablet, infatti, ad esso va ora ad affiancarsi anche Ubuntu, la celebre distribuzione GNU/Linux di origini sudafricane. Mark Shuttleworth, fondatore di Canonical e del progetto Ubuntu, ha annunciato importanti novità in tal senso, sebbene non a breve termine.
Attualmente la società che si occupa dello sviluppo della distribuzione è all’opera sull’edizione 12.04, attesa per il prossimo mese di aprile ed accompagnata dall’etichetta LTS, che ne sottolinea il lungo periodo di supporto da parte del team di sviluppatori: l’obiettivo degli ingegneri è quello di rendere il sistema operativo il più stabile possibile, per poi dedicarsi con calma ad altri aspetti tra i quali, appunto, la possibilità di vedere un giorno Ubuntu a bordo di un tablet o di altri dispositivi mobile.
Prima di allora, però, sarà necessario curare ogni aspetto con la dovuta calma, senza lasciare nulla al caso. L’interfaccia grafica Unity, ad esempio, dovrà essere rivista alla luce di un approccio sensibilmente diverso, dovendosi adattare ad un display di dimensioni inferiori ed utilizzato dagli utenti sfruttando direttamente le dita e non uno strumento di puntamento. Di fondamentale importanza sarà poi la collaborazione con i partner che la società riuscirà ad attirare dalla propria parte: per 18 mesi, ad esempio, Canonical ha discusso con alcuni produttori per un eventuale partnership futura, mentre sarebbero già ad un buon livello i lavori per integrare al meglio Ubuntu con l’architettura ARM, vera dominatrice del mondo mobile.
Il tutto continuerà tuttavia a giacere nei laboratori di Canonical ancora a lungo: senza esporsi eccessivamente, Shuttleworth ha indicato come possibile periodo di arrivo di Ubuntu per tablet il mese di aprile del 2014, nel quale la distribuzione GNU/Linux più famosa al mondo potrebbe finalmente sciogliere i legami con il mondo desktop e tuffarsi in un settore che fino ad allora compirà con ogni probabilità importanti passi in avanti. Ed è proprio in tale dinamismo che il fondatore di Ubuntu ripone le proprie speranze, convinto che il sistema operativo “per esseri umani” possa rosicchiare importanti fette di mercato ad Android e iOS.
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